IL MIO AMICO INCINTO

Il mio amico incinto, in realtà, è già diventato padre da un mese. Per me però resta il mio amico incinto, un po’ perché mi piace il suono della parola e un po’ perché mi piace pensarlo così. Gravido. Anche un po’ ormonale, a volte. Ma giustamente. Vorrei vedere voi alle prese con le colichette. Quando uno è arrivato a quell’età in cui un figlio lo vorresti ma lui non arriva, allora tu ti allarmi, e lui per contro si nasconde tra una tuba pervia e uno spermatozoo fannullone, avere un amico incinto è un po’ esaltante e un po’ deprimente.

Ci avevo scritto anche una poesia, sul mio amico incinto, ma l’ho fatta leggere solo a lui. Perché le poesie, se sono ad personam (come le leggi), non dovrebbero essere rese pubbliche. Si intitolava proprio così: “Il mio amico incinto“. Come questo post, uguale.

Quando hai un amico incinto, alcune cose cambiano. Non è che puoi piombargli in casa tutte le sere. Non è che puoi vederlo quando ti pare. Questa cosa del cambiamento, è una cosa che spaventa. Spaventa la maggior parte della gente, poi ci sono gli ottimisti di professione che col cambiamento ci vanno a nozze. Ma io non ci credo. Sotto sotto, secondo me, hanno paura anche loro. La vita quotidiana diventa un’avventura incredibile. Le prime settimane magari è un’avventura a base di cicli continui di latte-cacca-sonno inframmezzati da pianti, ma è pur sempre un’avventura.

Lui pensa che gli altri amici non incinti, come me, non sopportino di stare vicino ad una macchinetta sparamerda. Mica vero. Se uno è amico veramente, si capisce la gioia che c’è negli occhi di un genitore, e si gioisce di riflesso. Cosa sono due pianti in confronto? Si percepisce anche la stanchezza, e si apprezza il fatto che un amico ti cerchi anche quando è fisicamente impedito da una creaturina che gli sta sempre addosso: vuol dire che la voglia di vedersi è più forte della devastazione fisica.

Che quando ci penso, che il mio amico incinto ha una bambina, penso al fatto che prima ancora che tu riesca ad accorgertene lei cresce. Cresce dal punto di vista intellettuale, emotivo e culturale, e dopo pochissimi anni ti trovi davanti un piccolo uomo (in questo caso una piccola donna) con tutte le sue idee, le sue idiosincrasie, i suoi modi di comunicare e pensi con stupore che tu, con i tuoi semini dell’amore, hai contribuito a creare una persona. Se poi alla lunga diventa una persona equilibrata, positiva, con i suoi bei strumenti per capire la vita… beh, penso che si possa essere un pochino orgogliosi del lavoro fatto.

Il mio amico incinto sta già costruendo una memoria storica per la figlia. Non è mai troppo presto, pensa. E fa bene, perché i nostri figli, se c’è una cosa che mi sembra esercitino poco, è la memoria. Sarà una grande sfida essere padri, maestri, compagni di giochi, consiglieri e legiferatori. Tutto sempre con gran discrezione.

Qualche lettrice potrebbe opinare che in tutto questo discorso, in realtà quella incinta era la moglie del mio amico incinto. Sono dettagli. Io volevo parlare del mio amico perché volevo dire qualcosa sull’amicizia maschile, su quelle belle cose virili tipo strette di mano schioccanti a mezz’aria, abbracci con pacche incorporate, finti pugni sulle palle (ah, no, quelli no… fanno troppo omofobico criptogay). Perciò “incinto”. Perché rivendichiamo l’orgoglio di essere maschi, fallocrati, bastardi, puzzoni ma teneramente padri quando serve.
Anche mariti, sì… anche mariti.

Al mio amico incinto, recentemente, ho regalato un tumblr.
Bel regalo del cazzo, direte voi, ma invece gli è piaciuto.
Si chiama Io, Fabienne e Sybille.
Perché si chiama così, chiedetelo a lui. Magari un giorno attiverà i commenti. Forse.

6 risposte a “IL MIO AMICO INCINTO”

  1. Al tuo amico incinto va il mio massimo rispetto, anzi ti dirò, lo capisco perfettamente, perchè anche io in questo periodo mi sto barcamenando tra colichette gassose, tempeste intestinali e primi sorrisini goduriosi..e a te amico dell’amico incinto i miei complimenti per riuscire come sempre a esprimere semplicità e profondità nei tuoi post!

  2. Bellissimo questo testo!
    Mi è piaciuto molto e mi sono identificata in pieno, perché anch’io ho un amico e un’amica incinti!!
    Cristina

  3. hai fatto commuovere il tuo amico incinto 🙂
    Mi complimento per criptogay :-DDDD Ho imparato una parola nuova

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