Il bambino caramella era un bambino speciale. Sembrava un bambino normale, ma nascondeva un dolcissimo segreto: ogni parte del suo corpo era fatta di caramella gelée alla frutta. Le sue guance sapevano di pesca, le sue chiappe di banana, le coscette di lampone, le braccine di fragola e limone. La pancia, esotica, sapeva di cocco e ananas. Ogni ditino delle mani era un bastoncino di zucchero candito, mentre i piedi avevano un caratteristico aroma di melone bianco. Il nasino sapeva di mora selvatica, e le orecchie frizzavano di agrumi. I fianchi sapevano di pera williams e la nuca di uva spina. E i capelli – sono certo che lo indovinerete – erano finissimo zucchero filato al caramello.
Di certo, comprenderete anche voi che la vita del bambino caramella presentava qualche problema in più rispetto a quella degli altri bambini. Ogni sera tornava a casa senza uno o più pezzi, sempre appiccicoso e un po’ deformato. Perché cosa credete che facessero i suoi compagni (e talvolta anche le maestre) all’asilo? Esatto: non facevano altro che mordicchiarlo, leccarlo e succhiarlo per tutto il tempo!
Ora, al bambino caramella questo non importava poi troppo. Sentiva di essere venuto al mondo per donare gioia a tutti: amici, maestre, nonni, parenti, passanti e tutti quelli che gli volevano bene. Non c’era persona che non volesse un pezzo di lui, anche solo un assaggino: il bambino caramella badava di non diventare troppo appiccicoso e di tornare da mamma e papà ogni sera per far ricrescere i pezzi che gli altri bambini mangiavano. La mamma e il papà cadevano spesso in tentazione anche loro: una succhiatina, un morsino, ma nulla di più, perché il figlio alla sera era molto stanco. Il papà gli faceva il bagno nel miele e lo spolverava di zucchero a velo, la mamma lo riforniva di frutta fresca e infine entrambi lo preparavano per la notte incartandolo in un crepitante rettangolo di carta argentata e coprendolo con fogli di plastica colorata sempre diversi.
Una sera, il bambino caramella tornò a casa dopo essere stato alla festa di compleanno di un compagno d’asilo: il povero piccolo era ridotto a un sottile paio di gambe che camminava… senza nulla sopra! Si sa che alle feste, non c’è nulla di meglio che abbuffarsi di dolcetti, e i compagni del bambino caramella erano davvero molto, molto golosi. La mamma e il papà dovettero impegnarsi parecchio per ricostruirlo: per tutta la notte frullarono frutta, stesero fogli di pasta di mandorle, scaldarono zucchero, caramello e sciroppo d’acero. Al mattino il bambino caramella era di nuovo vivace e sorridente come sempre. Ma arrivato all’asilo, trovò una brutta sorpresa. Nessuno gli sorrideva, le maestre non lo abbracciavano più e i suoi amici guardavano in basso e cercavano di giocare un po’ più lontano. Cosa era successo?