IL FANTASY TEUTONICO (SAPORITO MA PESANTE)

In questi turbolenti giorni iniziali del 2005 sono riuscito comunque a leggere un bel po’. Uno dei libri che mi hanno colpito di più è stato Rumo e i prodigi nell’oscurità di Walter Moers, che è poi il terzo volume di una serie di romanzi abientati nella fantastica terra di Zamonia. Anche se potrebbe non sembrare così, io sono un grandissimo appassionato di fantasy, e ciclicamente torno con gioia a quello che è stato il mio primo amore letterario. Beninteso, sempre che trovi un autore o un personaggio per cui valga la pena farlo. Se è stato così d’istinto per JK Rowling e Lemony Snicket, devo dire che con Moers all’inizio è un po’ più difficile. Intanto non ho letto gli altri due libri (sempre editi da Salani), anche se so da fonti sparse per il web che sono altrettanto belli. Il problema di Moers è che devi entrare piano piano nel libro, leggere magari un centinaio di pagine senza interesse e poi improvvisamente farti prendere dalla storia. Insomma, è un po’ uno scrittore bastardo che gioca al gatto col topo con il lettore… Le gesta di Rumo (il protagonista, sorta di cane bipede con corna) sanno un po’ di Iliade, un po’ del mito di Orfeo, un po’ di Luciano di Samosata, il tutto mescolato con un gusto quasi barocco per l’incastro di storie a scatole cinesi, che rende il romanzo (come annuncia enfaticamente anche il retro di copertina) degno di una visione di Hyeronimus Bosch. Rientra in pieno nell’attuale tendenza di libri per ragazzi ricchi di sangue, viscere, amore e morte… insomma, le cose per cui val la pena vivere!

3 risposte a “IL FANTASY TEUTONICO (SAPORITO MA PESANTE)”

  1. Moers: sono a metà di Rumo. il fantasy è rilassante, ma se dovessi scegliere tra gli altri due sicuramente preferirei le tredici vite e mezzo del capitano Orso Blu!

  2. famola strana! 🙂 a parte gli scherzi, sarò de coccio ma non ho ben capito cosa deve fare esattamente al blog rodero una “squadra di blogger torinesi”, quando e come…

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