VAI COME UN PAZZO

Di ritorno dal dentista. L’otturazione è stata fatta, nel giro di pochi minuti, senza anestesia. Henry non crede nell’anestesia. Nella fredda sera di campagna, torno da Grugliasco verso Torino. Mi tengo sulla destra, in questi stradoni con auto sfreccianti, perché non si sa mai. Ad esempio, quella Volvo nera come la notte, quanto va lenta? E perché improvvisamente si ricorda che deve svoltare proprio a destra? In un attimo, il botto. Con torto, ovviamente. Ho un bel borbottare che il signor Volvo aveva messo la freccia all’ultimo momento. Chi tampona ha sempre torto, e comunque stavo tentando di superare a destra. Il signor Volvo è un medico, e tra una bestemmia e l’altra (l’auto è nuova di pacca) mi chiede se sto bene. Io, che come sempre barcollo ma non mollo, faccio un rapido check. Livido su stinco sinistro, un po’ di gonfiore a lato del polpaccio. I miei stivaletti da motociclista saranno anche tamarri ma hanno fatto il loro dovere. Una passante mi si avvicina dicendo "Scusi… questo dev’essere suo, l’ho raccolto così non ci passano sopra le macchine". Il mio bauletto. Hmmmm… Intanto il signor Volvo è alle prese con la dichiarazione amichevole. Io decido di chiudermi in un prudente mutismo. Nella mia vita di patentato ho avuto quattro incidenti. Tre col motorino e uno in auto. Nessuno grave. Due con ragione e due con torto. In quelli con ragione sono stato ingannevolmente messo dalla parte del torto. In uno di quelli con torto mi sono ribellato e ho tentato di dimostrare comunque che avevo ragione io. Stavolta non era il caso. Quel che è certo, è che mi figuravo già il dialogo a casa.
"Ah, eccoti! Mi stavo preoccupando! Tutto bene dal dentista?"
"Sì, sì… dal dentista tutto ok…"
"Ma perché zoppichi?"
"Ma no, niente…"
"…" (silenzio corrispondente ad un’occhiata penetrante/sardonica/inquisitoria di Stefi)
"E va bene, ho avuto un piccolo incidente…"
"LO SAPEVO, MA SE VAI COME UN PAZZO!…"
Ora, io non vado come un pazzo. Svagato, a volte, un po’ sportivo, altre, ma mai tanto veloce da poter dire "guida come un pazzo". Eppure, la scena si ripete poco dopo con Lorenzo, che mi attende all’angolo di via Nizza con la sua Y10 bordeaux.
"Tutto bene?"
"Ma sì, ho fatto un piccolo tamponamento…"
"Per forza, VAI COME UN PAZZO!"
Ok. Sono circondato dai pregiudizi. Marco non lo ha detto, ma so per certo che lo pensa. Stamattina, ora di trasmettere via fax la denuncia di sinistro alla mia assicurazione, faccio una telefonata preventiva.
"…ma è leggibile la dichiarazione?"
"Sì, certo."
"Ci sono tutti i dati della persona con cui ha avuto il sinistro?"
"Sì, ci sono"
"E lei ha ragione, vero?"
"Ehm… no, direi proprio di no."
"…" (silenzio corrispondente al pensiero interiore della segretaria dell’agenzia La Previdente "Se lei va come un pazzo, poi non può pretendere…")
"…Altrimenti avrei un tono meno scazzato, non le pare?"
"Certo."
Nessuno mi capisce. Io vorrei solo essere coccolato. E soprattutto non voglio che nessuno mi dica "vai come un pazzo". Ma questo non è possibile. E io soffro.

7 risposte a “VAI COME UN PAZZO”

  1. 1) abbi il coraggio di firmarti tanto lo so chi sei ;-P

    2) mica è colpa mia se il motore tende a fondersi

    3) l’incauto automobilista mi ha inchiodato davanti, e poi non eravamo in tangenziale…

    …e poi devi proprio descrivere tutti gli incidenti che ho avuto? io avevo cercato di sopravvolare…

  2. Devo spezzare una lancia a favore di Pietro.

    In passato è riuscito a guidare la moto con le pastiglie ompletamente andate, perchè “sai con il casco non sentivo il rumore”.

    Sempre nei tempi passati ha raggiunto gli ottanta orari su strada lastricata e bagnata, con conseguente volo. Casco da un lato e shittone dall’altra.

    In tangenziale a 100 orari si è incuneato nel culo di un autoveicolo solo perchè lo sprovveduto automobilista si era fermato ad un passaggio pedonale.

    Ha fuso il motore due volte.

    Ma non credo che tutto questo possa fare di lui un pazzo…

    ma un pirata della strada forse sì 😉

  3. povero micione, preda di questa manica di stronzi senza cuore! tanti grattini sulla testona e coccoline alla zampina con la bua!bacinibacinibacinibacini.

    .

    .

    .

    .

    .

    va bene così?

    :-)))

    che sciocco che sei, però! lo sanno tutti che a tamponare una Volvo si perde sempre. tranne se si usa una Panda del 1988. quella riesce a vincere su tutto.

    il problema non è che vai come un pazzo. è che scegli male i tuoi obiettivi. se impennavi e la sorpassavi da sopra (come il Generale Lee), invece che da destra, non sarebbe successo niente.

    baci!

    silvietta (also di ritorno dal dentista, dopo aver guidato in coppia col fratello, che cambiava le marce della macchina mentre io fumavo e parlavo al cellulare).

I commenti sono chiusi.