IL CAOS, L’ENTROPIA E LE BUSTE DI PLASTICA

Dopo sei anni trascorsi nella stessa casa, e tenendo presente che il caos, come l’universo, si espande, è ormai chiaro che le soluzioni di arredamento adottate nel 1999 non sono più sufficienti. Scatta quindi in CasaIzzo l’operazione "Ikea Shock". Né io né Stefi apparteniamo a quell’Italia felice e senza problemi che dipinge il nostro presidente del consiglio, ed è quindi chiaro che il nostro nido d’amore è popolato di mobili svedesi a poco prezzo. Il che ovviamente rende la nostra casa identica a mille altre case in una globalizzazione del gusto che per fortuna, una volta tanto, almeno non è americana. In ogni caso, noi ce ne fottiamo, e cominciamo a mettere su carta le varie esigenze ormai non più trascurabili.
Cucina: le ante che nascondono il caos non bastano più. Occorrono un pensile nuovo e/o una serie di mensole (da dove le cose potranno cadere e rompersi facilitando così il normale ciclo negozio-casa-cantina-spazzatura che è proprio di ogni abitazione che si rispetti).
Bagno: mensole, mensole, mensole! Occorre riempire ogni spazio possibile, specialmente in verticale. Mi domando sempre perché fanno i soffitti più alti di 2 metri quando non servono assolutamente a nulla: sarebbe più sano fare le stanze più ampie… o no?
Camera da letto: urge una nuova anta del mitico guardaroba Askedal (quello blu dell’Ikea). Il motivo? Stefi – che non crede nel ciclo negozio-casa-cantina-spazzatura – ha bisogno di più spazio per riporre i suoi vestiti… anche quelli fuori moda o che non le entrano più. Con la nostra fortuna di sicuro non lo fanno più (ma siete pregati di non confermare brutalmente con un commento al post questa sensazione).
Sala: tappeto nuovo antigatto, serie di mensole posizionate in modo ardito per contenere la mia collezione di DVD e soprattutto il divano angolare trasformabile in due letti che dovrebbe sostituire le simpatiche reti + materassi che da sei anni ci fanno da divani.
Ingresso: stanza relativamente enorme e ovviamente semivuota, dove posizionare una soluzione mista libreria+guardaroba che possa fungere da nascondiglio per il caos primigenio che tendenzialmente si riunisce proprio lì sotto forma di borse, scarpe, giacche, attrezzi da ginnastica polverosi, buste di carta e di plastica, posta, etc. Nessun mobile Ikea sembra rispondere all’esigenza specifica. Temiamo occorra preventivo su misura da parte del mobilificio "Tutto in bambù".
Ora non resta che fare i conti e scegliere quale stanza privilegiare… suggerimenti?

9 risposte a “IL CAOS, L’ENTROPIA E LE BUSTE DI PLASTICA”

  1. Il feng shui impone che, piantina di casa alla mano, tu valuti prima di tutto qual’è la zona degli ospiti e parta da lì nella ristrutturazione dell’arredo. Se però, come a casa mia, la zona degli ospiti è nel cesso…beh allora sono c***i! Lorenzo (anonimo)…perchè splinder ha deciso che non mi riconosce piùùùùùùùù!

  2. parliamo anche di costi: effettivamente cucina e bagno diventano le stanza meno costose da riadattare… anzi diciamo pure che le ho messe nel post in ordine di costo…!

  3. la soluzione è cominciare dalla cucina. si comincia sempre dalla cucina, è cabalistico. e poi passa all’ingresso, che ti invidio molto tutto quello spazio ‘quadrato’ e non ‘oblungo’ come i miei due inutili corridoi!

    baci

    silvietta

  4. purtroppo è un po’ come il gioco del 15, se prendo il divano nuovo dove nascondo tutte le cianfrusaglie che attualmente sono situate sotto le reti da materasso? Ovviamente dovrei affrettarmi a prendere qualche mobile per l’ingresso (che tra l’altro vorrei trasformare a sua volta in un mini-soggiorno in rattan con tanto di poltronazza in vimini alla Emmanuelle) :-))

  5. Io voto per il soggiorno, trovo sia la sala più interessante, alla fine non so’ voi ma io quando sono a casa sola passo ore in soggiorno, alla fine è il posto dove le famiglie italiane vivono i loro drammi, falicità etc ( per maggiori informazioni si rimanda al capitolo sul tinello ne “La testa degli italini” Severgnini Beppe, un libro un perchè, ti piacerebbe secondo me)

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