HYBRIS: IL POLLICIONE DEL DESTINO

Funziona così: tu osi alzare la testa di qualche centimetro. Osi alzare lo sguardo. E subito arriva la mazzata, che ti costringe a tornare a guardare in basso. Pensi di sfuggire per un attimo al delirio, di riuscire a dire per un momento "adesso no" (come Di Caprio nell’epocale commercial della Telecom) ed è allora che il destino si prende la sua rivincita. Perché ti aspetta al varco, come l’isola di Lost (a proposito, geniale). Nella fattispecie, ti prendi un paio di giorni di ferie, con l’idea magari di fare un weekend lungo da qualche parte. Non fai in tempo a cercare il numero di telefono di un b&b che subito capita di tutto. Tutto quanto ha a che fare con ospedali, esami da fare, persone che stanno male, altre che stanno peggio. A rincarare la dose lavori su commissione da consegnare il lunedì aggiunti l’uno a ridosso dell’altro. Hai osato pensare di staccare per due giorni? STOLTO! La tua hybris viene punita aumentando a livello esponenziale i problemi che già normalmente la vita ti pone. Non sia mai che ti venga in mente ancora una volta un concetto perverso come il relax! E mentre il pollicione del destino mi schiaccia come un brufolo non del tutto maturo, io non posso far altro che agitarmi incessantemente e inutilmente. Forse a volte è meglio star fermi per far scivolare via le tenebre.

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6 risposte a “HYBRIS: IL POLLICIONE DEL DESTINO”

  1. Relax! Devi chiedere il permesso al mondo intero…a volte non me ne accorgo ma sono proprio io, l’ultima persona a cui penserei di chiederlo, che non me lo concedo senza rendermene conto! Siamo pazzi!!!

  2. un classico.

    a questo punto uno pensa che è meglio fare le cose all’ultimo minuto piuttosto che programmarsele.

    siamo una massa di formiche che si schiacciano a vicenda.

    non sei l’unico brufolo che scoppia. c’è ne sono di piccoli, grandi, neri, verdi, rossi…. ma tutti verranno schiacciati!

    altro che pessimismo cosmico..

  3. ciao pietro…ieri sera sono andato a vedere i Fuzztones…grandiosi…sono una potenza…Rudi è veramente un frontman….ci vediamo a Patti Smith….buon week Mauri

  4. sono contento che tu abbia citato la metafora del brufolo. è significativa per il fatto che “non è maturo”. Sai quando provi a schiacciare un brufolone bello giallo dà soddisfazione. Quando invece provi a schiacciarne uno che non è maturo (cioè è solo gonfio e un po’ arrossato) non ottieni nulla se non di aumentare gonfiore, rossore e fastidio.

  5. Mi incuriosisce la metafora del brufolo. Mi chiedo: cosa succede se scoppi? Produci “liquido bianco” o mantieni fede alla tua nomea di shitman? Insomma piacere “viscerale” o “basso inguinale”…sempre ammesso che scoppiare sia un piacere…ladidà…ladidà

  6. stare fermo… una volta ho visto una vecchia su una macchina in doppia fila in via vanchiglia. l’auto era chiusa con l’antifurto dal guidatore sbadato. caso vuole che la vecchia abbia attivato involontariamente l’antifurto e si sia poi immobilizzata per paura di chissà quale ulteriore punizione. due ragazzi si spanciavano sul marciapiede davanti e le davano consigli di questo genere “signora, stia ferma, non si muova, NON RESPIRI!”

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