IL DIAVOLO E GLI ANNI ’70

Late Night With The Devil è il classico film che sulla carta mi attira perché c’è un gimmick strano. In questo caso è il fatto che tutto il film sarebbe un nastro ritrovato di una puntata di Halloween dello show Night Owls (un late night show americano fittizio degli anni ’70) in cui succedono cose brutte con il diavolo di mezzo.

L’altro motivo che mi spinge a vedere il film è David Dastalmachian (già notato come “faccia interessante” in Suicide Squad e Oppenheimer) nel ruolo del protagonista, perfetto a interpretare il presentatore mellifluo ma fondamentalmente tragico degli anni ’70.

Insisto a ripetere molte volte “anni ’70” perché è il film stesso che si apre con una specie di cinegiornale totalmente dedicato al decennio e allo spiegone preventivo della premessa narrativa: Dastalmachian è Jake Delroy, un divo televisivo che è sempre una spanna dietro a Johnny Carson come ascolti, sposato con una bella attrice che dopo qualche tempo muore di tumore ai polmoni e (attenzione) parte di una loggia in odore di satanismo che si ritrova nei boschi intorno a New York.

Dopo, ci viene data in pasto la registrazione del famigerato episodio “con il diavolo”, inframmezzato da alcune riprese dietro le quinte. E niente, il film in sé è esattamente una puntata di un late night show, con i suoi ospiti (Christou il sensitivo che parla con le anime dei defunti, Carmichael lo scettico ex prestigiatore che smaschera il paranormale, la psicologa June e l’indemoniata Lilly).

Proprio Lilly, in una scena che riprende tutti i canoni del genere esorcistico, rivela la sua possessione in diretta con contorno di rivelazioni sulla moglie morta di Delroy e compagnia cantante (all’inferno). Carmichael vuole dimostrare che è tutta una bufala e si produce in una scena di ipnotismo che preannuncia un atto finale ricco di splatter e interiora, ma infine Lilly non ci sta e il demone che la abita vuole rimettere le cose in chiaro. Il finale è lisergico e confuso, ma molto divertente (se vi piace vedere tizi vestiti anni ’70 che muoiono male).

E niente, alla fine la puntata si interrompe e finisce il film.
Però bello, eh. Un po’ buttato lì ma bello.