ROM-COM RESURRECTION: ANYONE BUT YOU

Un quarto di secolo fa ero un consumatore abbastanza abituale di commedie romantiche, un genere che non è molto nelle mie corde ma che quando era gestito in modo sufficientemente queer (penso soprattutto a film come Il matrimonio del mio migliore amico) trovavo molto divertente ed efficace.

Non mi ero accorto che nell’ultimo decennio i film di questo genere si potessero contare sulle dita di una mano. Quindi Anyone But You mi ha colto di sorpresa: è vero, commedie così non se ne facevano più! E al di là di Sydney Sweeney, che con la sua fisicità diversa dal solito stereotipo (“tettona dagli occhi tristi“, cit. dai dialoghi del film) cattura lo sguardo, qui ci sono anche due icone del genere come Dermot Mulroney e Rachel Griffiths, in una sorta di “benedizione” o passaggio di testimone che traghetta la rom-com verso la Gen-Z.

Il film in sé è costruito bene, con tutti i soliti incastri al posto giusto: boy meets girl, will they or won’t they, eccetera. Non il capolavoro del genere ma semplicemente una rivisitazione filologica molto rispettosa (per quanto un filo più sexy della norma dei film con Tom Hanks e Meg Ryan ma nulla di che) dei classici.

Ovviamente tratto da Much Ado About Nothing (perché la trama shakespeariana è sempre una garanzia) il film guadagna anche dall’ambientazione australiana da cartolina che è credo inedita in questo genere. Simpatico, inspiegabilmente di grandissimo successo, tanto che si pensa ad un sequel.

Speriamo di no. Speriamo invece che escano altre rom-com meno aderenti alla formula e più innovative.

Una risposta a “ROM-COM RESURRECTION: ANYONE BUT YOU”

I commenti sono chiusi.