A CENA CON I BLOGGER

Al di là di quei due o tre loschi figuri che conosco e frequento abitualmente, le cene con i blogger sono sempre un fenomeno strano. Uno pensa che si parli solo di iPod, WiMax, tecnologie innovative in genere. Invece si finisce sempre a parlare di gnocca (non me ne vogliano le meravigliose vicine di tavola) e di politica vagando qua e là per il locale perché la tavolata media va dai 20 ai 40 coperti, e non riuscirai mai a parlare con tutti. Ogni volta ci sono almeno due o tre (e a volte fino a dieci) persone mai viste prima che si presentano alternativamente dicendo “ciao, tu non mi conosci ma io ti leggo” o “ciao, io non ti conosco ma tu probabilmente mi leggi”… Ma soprattutto (questo, lo confesso, capita a me: ma son sicuro che succede anche ad altri, solo che non osano dirlo per non intaccare il loro status da blogstar) ci sono quelli cui stringi la mano dicendo “ciao, io sono pietroizzo” e loro ti dicono “sì, lo so, ci siamo già visti un paio di volte a un barcamp/webdays/stateofthenet/raduno/cena”. Quelli sono i più insopportabili. Perché mi mettono impietosamente di fronte all’irrimediabile degrado della mia memoria a breve termine.