TWITTER, POESIA IN 140 CARATTERI

L’ultima mania del momento è Twitter. Pare sia stato oggetto della presentazione più apprezzata al BarCamp romano. Io l’ho scoperto grazie ad Antonella. Non dico di non poterne più fare a meno (come in una di quelle orribili pubblicità a testimonial) ma insomma, è una cosina carina. La maggior critica che tutti pongono a Twitter (tutti: specialmente i "profani" che ho avuto l’ardire di invitare nel network) si riassume in tre parole sintetiche e condiscendenti: "è-una-cazzata". In effetti, non posso negare che in un certo senso sia una vera cazzata, in quanto, come anche Antonella sostiene, è un network che serve sostanzialmente a cazzeggiare. E allora? Bon, se volete vi ci iscrivete, se non volete no. Io mi faccio arrivare anche i messaggi sul cellulare perché… col profilo tariffario che ho i twittermaniaci come la succitata amica mi ricaricano il credito (venaaaaale come sono venale)! E poi è curioso, per uno come me che ama gli haiku e la poesia "a lampi" (SilentBlog ne coglie appunto il lato poetico) diventa una sorta di miniblog da affiancare a quello "ufficiale"… Della serie, se non ho voglia di scrivere un post medio lungo, vi ammorbo con frasi tipo "Ho un attacco di diarrea improvvisa e mi chiudo in bagno con il volume IV di Alla ricerca del tempo perduto". C’è persino la limitazione di caratteri, un po’ come la sfida delle sillabe negli haiku! Ecco spiegato il senso del badge "Che sto facendo" qui sopra… Quindi se volete, mi aggiungete al network e mi twitterate (brrr i neologismi 2.0)!

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4 risposte a “TWITTER, POESIA IN 140 CARATTERI”

  1. Io ammetto che dopo il tuo post mi sono iscritta ed ho aggiunto anch’io Twitter al blog…sarà una cazzata ma è divertente

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