TOCCARE LE TETTE DI LARA CROFT

Appena visto Tomb Raider – Cradle of Life. "Che culo!" diranno i miei venticinque lettori. In effetti… bisogna proprio essere dei nerd che hanno passato gli anni dell’università a manipolare Lara Croft per apprezzare un film del genere. Niente di più e niente di meno di un videogame milionario, ovviamente, anche in questo caso. Ci troviamo dieci spanne sopra al primo film ma per il resto vale la pena vederlo soltanto per far tremare le pareti dei vicini con l’impianto dolby surround. Comunque Lara mira ad essere un incrocio tra Bond e Indiana Jones e se piacciono i bei paesaggi, il film può avere un certo effetto. Dialoghi assurdi e irritanti, labbra siliconate, tutine sexy (ma era meglio Barbarella) e una piacevole ambientazione finale (la "culla della vita"). Simile in modo imbarazzante a Raiders of the Lost Ark, almeno per quanto riguarda la morte del cattivone di turno… gli effetti digitali saranno anche belli, ma i prostetici restano sempre i migliori, per me. In generale un pasticciaccio alla Michael Crichton – un autore che una volta leggevo volentieri, e che poi mi ha stancato – quando i suoi libri cominciavano ad assomigliare troppo ai film che da essi venivano tratti. L’unica eccezione è il film 13th Warrior, che però in mano a John Milius (l’unico autore vivente in grado di confrontarsi con questi temi) sarebbe stato cento volte più bello.

4 risposte a “TOCCARE LE TETTE DI LARA CROFT”

  1. e poi John McTiernan per me è un grande, a parte che Predator era un grande film, ma il suo primo , NOMADS rimarra per sempre nei meandi oscuri della mia esistenza…

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