LE CATEGORIE DEL BLOG

Ci sono molte cose che dovrei raccontarvi. Ma sono troppo rincoglionito adesso. Intanto ho categorizzato i post da maggio in avanti, grazie a questa nuova e utile sorpresa di Splinder. Ciao.

FACCIO LE FACCENDE

Panicoooooo!!! Ma come mi è venuto in mente di dire "Amore, non ti preoccupare, sono a casa io e faccio le faccende"… Lavatrice, stendibiancheria, aspirapolvere, cambio lenzuola, lava piatti, bagna piante, tutto incombe su di me come gli alieni cervelluti della American International Pictures! La frenesia non finisce qui: devo preparare le valigie e… andare dalla commercialista (incrociamo le dita)!…

IO STO BENE IO STO MALE IO NON SO COME STARE

Sono esaurito. Il pezzo che più mi gira in testa in questi giorni è il proverbiale "Non studio, non lavoro, non guardo la TV, non vado al cinema, non faccio sport" dei mitici CCCP. Solo che, a parte tutto il resto, io studio. E lavoro. E quindi io sto bene. Io sto male. Io non so come stare. Ma l’ombra delle rovine del Palazzo di Cnosso si staglia sull’arido e dolorante deserto della mia mente. Ancora poco e poi sole, mare, caldo (ma ventilato, che se no si appiccicano i vestiti addosso), storia e filosofia. Niente PC, niente schermi, solo un libro (magari due… facciamo tre) e le onde. L’aereo è pagato, la soluzione "fly and drive" fai da te offre volo più automobilina dei cartoni animati (una Seicento) più casetta del pescatore da reperire una volta sull’isola. Ma uno spettro si aggira per le stanze di Casa Izzo: lo spettro dell’Azienda Sanitaria Ospedaliera San Giovanni Battista di Torino. No, cosa andate a pensare, non mi sono (ancora) accartocciato su me stesso. No, si tratta del ridente ospedale dove lavora Stefi. Un ospedale che pare abbia bisogno proprio di lei per coprire un turno di trenta giorni in un reparto dove (chissà come mai) "tutti si mettono in mutua". Naturalmente non conta nulla che la dipendente in questione abbia già pagato un biglietto "fly and drive" e una settimana di appartamento in affitto. Soprattutto non merita che le si dica una beneamata mazza fino all’ultimo minuto dell’ultimo giorno disponibile (dopodomani). Come se non bastasse, dunque, viviamo nell’incubo che l’ospedale revochi le ferie alla piccola tecnica di radiologia. Fortunatamente, pare che in casi di questo genere l’amministrazione sia per legge costretta a rifondere completamente il dipendente del costo del viaggio pagato. Intanto, però, l’ombra delle rovine del Palazzo di Cnosso è già un po’ sfumata.