OGGI SONO STATO ALLA RINA

Oggi sono andato alla Rinascente. Non esiste un luogo, nella Torino del 2004, più squallido e cadente della Rinascente, un tempo luogo di assoluto paninarismo (assieme al Burger Time di via Amendola che condivide questa sorte di orgogliosa decadenza) e oggi centro commerciale superato dai più decentrati e avanguardisti agglomerati di soldiciboconsumoservizi – i mall all’americana che orbitano intorno alla cintura torinese. Ci sono andato perché è vicina all’ufficio, e perché dovevo controllare qualche prezzo. Il bravo massaio digitale controlla i prezzi degli articoli di suo interesse in diversi punti vendita prima dell’acquisto: alla Rinascente, causa decadimento fisico e morale, sono in fase di abbassamento dei prezzi. Comunque, mi diletto a leggere notizie di casi di mucca pazza in Piemonte mentre mangio serenamente la mia bistecchina, giro qua e là per digerire e incappo nell’unica cosa in cui non dovevo incappare: l’Unico Anello. Era prevedibile: lo vendevano già due anni fa in Nuova Zelanda, e alla fine è arrivato anche qua. Come resistere? Ma devo resistere! Eppure resto affascinato, il sorso d’acqua che sto bevendo mi va di traverso e tossisco con un chiaro suono di "Gollum! Gollum!"… Nella mia mente si forma una sola parola: "My preciousssssssssssss". Sono dovuto fuggire – il potere dell’Anello stava per avere la meglio (19 euro, mica cazzi per un anello paccottiglia, anche se con tanto di catenazza tamarra da Frodo). Mentre tornavo in ufficio, una scritta su un muro: "Jeff Buckley". Semplicemente. Mi sono emozionato, e sono tornato a lavorare più sereno.

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