LO SCOPPIO E’ IMMINENTE

Grazie a Lorenzo che mi ha mandato questo stralcio dalla rubrica di Gabriele Romagnoli su Repubblica. A volte capita di identificarsi così intensamente con un testo da volerlo conservare a futura memoria… Il brano è da Mammiferi, di Pierre Mérot, che a questo punto dovrò leggere.
"Se continuate così, la vostra vita non sarà stata che un urlo fra due abissi. Eppure, vi capita di essere felici. […] E’ una sera di giugno, il cielo è blu e rosa. Scendete lungo la strada, con la vostra libertà, anche se è magra e insoddisfacente. Siete voi che l’avete conquistata, e contro quelli che vi sembravano invincibili. Le insegne luminose palpitano, i palazzi sono là, è tutta la vita, ed è a vostra disposizione. Non avete mai costretto né disprezzato nessuno in nome di valori stupidi e mortiferi. Siete vivi. Guardate gli edifici rosati. Un giorno, non li vedrete più. Ma oggi è a voi, e a voi soli, che è concesso ammirare questo tesoro singolare e provvisorio. La strada è un fiume di avventure urbane. L’aria è calda e fraterna. Il mondo non è del tutto ostile. Qualcuno vi dà una pacca sulla spalla. I padroni dei bar vi salutano […] Dietro le risate, i giochi sono fatti. I tempi sono mediocri. Più i tempi sono mediocri, più l’insoddisfazione è immensa. Cuori solitari battono in silenzio, fianco a fianco, in un’ira contenuta o ancora inconsapevole. Lo scoppio è imminente".