IL COMITATO DI ACCOGLIENZA DELLA SFIGA

Ehilà! Siete sempre lì? Io sono tornato, e posso dire con tutta onestà che questa è veramente la stagione migliore per visitare l’Islanda. Come? Avevo detto che andavamo alle Eolie? Beh, ma è più o meno lo stesso. Nella nostra settimana di permanenza ha grandinato, nevicato in quota, le temperature si sono abbassate di 10-12 gradi, in generale ha sempre piovuto. Ma non è questo che ci ferma. Anche se tutti gli eoliani, uno dei popoli più ospitali al mondo, si sono premurati di spiegarci che a memoria d’uomo mai a Marzo c’è stato un tempo così brutto sulle isole. Aggiungendo per buona misura che fino al giorno prima del nostro arrivo c’è stato un tempo magnifico, tanto che si nuotava già in mare. Ma CasaIzzo, ormai è chiaro, ha l’inverno nel cuore, e lo porta con sé ovunque. A parte gli scazzi metereologici, comunque, le Eolie sono uno dei posti più belli del pianeta, anche se qualcosa è cambiato da 16 anni a questa parte (l’ultima volta ci sono stato nel lontano ’91). Ecco un buon motivo per andare alle Eolie fuori stagione: non c’è nessuno se non gli isolani e qualche sparuto gruppo di turisti inglesi e tedeschi. Si sta bene, si passeggia e si esplora con tranquillità. Nella migliore delle ipotesi si fa trekking senza inciampare nei bastoni di chi scala davanti e dietro a te. In particolare, si possono conoscere con più facilità gli isolani DOC come Maria Teresa, la proprietaria del meraviglioso e consigliabilissimo Residence Marina Corta (da gustare i suoi capperi e il suo tonno preparato artigianalmente); Giovanni del negozio con le maschere greche, poliedrico genio tecnologico – ceramico – pittorico – musical – fisico; Anna Maria del negozio accanto al porto con la sua insalata di capperi conosciuta in tutto il pianeta; quelli della pasticceria Subba con la loro superlativa granita al caffè con panna; Silvio che col taxi ti porta in giro facendoti lezioni di geologia, chimica e storia del periodo minoico e miceneo e tanti altri. Il rovescio della medaglia è che ci sono pochi collegamenti tra le isole e – non essendo alta stagione – mancano quasi del tutto quelle soluzioni di comodo tipo "giro in barca dell’isola con sosta nelle varie calette che tu, viaggiatore terricolo, non potrai mai raggiungere". Le tre isole maggiori (Lipari, Salina e Vulcano) sono comunque ampiamente esplorabili in moto, in auto e volendo anche in quad (noi abbiamo voluto, ma non è finita benissimo, perché il quad sotto la pioggia non è il mezzo più adatto). In effetti, si può ragionevolmente dire che il periodo migliore in assoluto è Giugno o Settembre, evitando i mesi "caldi" in cui la popolazione dell’isola (di norma 12.000 abitanti) quintuplica per via del turismo di massa. Ovviamente, il giorno del ritorno a casa, il tempo si è di nuovo messo al meglio. Poi tornando ci hanno perso la valigia tra Reggio Calabria e Roma, una volta a casa abbiamo scoperto nuovi e ansiogeni problemi di famiglia… Insomma, il tradizionale comitato di accoglienza della sfiga non si è fatto attendere nemmeno questa volta! Evvai…

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5 risposte a “IL COMITATO DI ACCOGLIENZA DELLA SFIGA”

  1. Bentornato! Come al solito hai il potere di evocare immagini nitidissime, mi hai fatto venire una grande voglia di sud e di isole… Per fortuna la mia avventura a Creta col prode Giau si avvicina! 🙂

    Mi spiace molto per il tuo brusco ritorno alla realtà, coraggio…

  2. Bentornato e…che la sfiga (non) sia con te!

    Come non dirti che mi hai fatto venire voglia di farci una capatina nelle Eolie, anzi, a dire il vero in tutta la Sicilia, che non ho mai avuto modo di girare per bene..le mie origini sicule gridano vendetta!!!

  3. Benritrovato!

    Io conservo ancora una bottiglietta di “Fuoco dell’Etna” della premiata ditta Fichera acquistata da quelle parti in una lontana estate dell’86.

    AlbertoB

  4. noi che non sapevamo nemmeno che stavate partendo ora siamo felici di sapervi a casa sani e salvi.

    e chissà che ci si riesca a vedere prima o poi

    r

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