CHI SONO QUESTE PERSONE CHE MI SALUTANO?

Giorni bastardi. Volevo fare ancora qualche considerazione sul cadavere tenuto in vita del cinema hollywoodiano (yep! E’ morto il 20/06/1975) ma non ho proprio avuto tempo. Troppo da imparare, troppo da fare. In compenso mi accade una cosa stranissima. Da qualche giorno, segnatamente dopo le feste, mi capita di incontrare persone che sono convinto di conoscere ma che non ricollego a nessun nome e/o situazione. Eppure devo conoscerle per forza, perché queste persone mi salutano. Io saluto loro, sorrido, e fatti due passi mi chiedo dove mai potrei averle viste prima. E’ parecchio inquietante, sul serio. Ho anche pensato di essermi bruciato gli ultimi neuroni durante le festività, ma riesco ancora ad organizzarmi e a non dissolvermi in un numero imprecisato di rivoli di coscienza, quindi sono ancora sano. O no? Comunque mi fischiano le orecchie, ogni volta che penso a questi volti che mi salutano e che io non riconosco. Comincio a sentirmi come Edward Norton insonne in Fight Club

FREE VOICES GOSPEL CHOIR

Io sopporto poco il gospel. Lo dico perché sono partito prevenuto da questa idiosincrasia. Siamo andati a vedere la Raffa che cantava. Io più che altro per controllarla e vedere se si muoveva bene in mezzo alle altre 70 persone del coro. Invece, è stato piacevole. Mi spiego, io odio il gospel stile Sister Act, quello dei melensi Oh, Happy Day – insomma, il gospel da pubblicità televisiva tirato fuori dal cappello nazional popolare del Natale allegro e scintillante. Però mi rendo conto della bravura e della fatica, e dell’impegno delle persone. Al concerto c’era il coro dove canta Raffa (il Free Voices Gospel Choir) e un altro coro di Firenze (il Joyful Singers Gospel Choir). I primi vestiti con i classici tuniconi scintillanti (un particolare che non mi va molto giù, ma fa folklore), parecchio trascinanti e diretti molto bene. I secondi più contenuti come numero, tecnicamente più bravi. Entrambi i cori hanno un ottimo stile, fanno pezzi non troppo conosciuti (e se li fanno li arrangiano in modo originale) e tutto sommato si fanno applaudire alla grande. Lo dico nel caso venissero in concerto nella vostra città. Meritano. Unico scivolone il finale proprio con Oh, Happy Day, che di tutti i pezzi gospel è quello che sopporto di meno (lo supera forse solo Chariot, che mi ricorda il faccione inquietante di Whoopi Goldberg). La Raffa però non ha ancora imparato a fare i gesti tipici del gospel, quella maniera un po’ esagerata di portarsi la mano al cuore, di agitare le dita in aria e in sostanza di fare la scena di quello che "ha visto la luce" – in questo è ancora troppo piemontese, e quindi sottotono. Gliel’ho detto mentre lei ci spingeva ad imbucarci alla festa con rinfresco finale dei cori uniti… saremo anche stati in molti, ad essere imbucati, ma ho avuto la netta sensazione che la direttrice dei Free Voices mi guardasse con sospetto mentre mi ingozzavo di panini al salame e torta di ricotta…

1/1/2004 PROPOSITI PER IL NUOVO ANNO

Propositi personali per un 2004 di buona volontà…
– imparare a ballare il mambo
– esercitarsi nella dettatura vocale in modo da non dover più soffrire di tunnel carpale e tendiniti
– dedicare più tempo alla stanza da bagno
– abolire patatine e bevande gassate
dormire di più
– salvare almeno un amico dalla depressione cosmica
– evitare almeno per un anno di cadere nella depressione cosmica anche io
– pulire i vetri di casa
– viaggiare più spesso in Europa
– leggere Proust
– spazzolare più spesso Maya
– iscrivermi alla scuola di shiatsu
– praticare con costanza lo yoga e il tai chi
– produrre almeno un cortometraggio da un minuto al mese
– realizzare un dvd con tutta la produzione Bamboo Productions
– scrivere fiction
– partecipare ad un concorso per sceneggiatori invece di tenere tutto nel cassetto
– andare a tutti i festival rock estivi
– conoscere almeno 5 persone nuove e frequentarle, di cui almeno una straniera
– mettere in ordine la libreria
– finire di tradurre After The End
– vestirmi da drag queen e cantare le canzoni di Burt Bacharach
– evitare di andare in overdose da informazioni
– sforzarsi di seguire il dibattito politico italiano
– sforzarsi di non guardare "Saranno famosi"
– bere meno caffé
– imparare il tedesco
– cercare di mascherare maggiormente le emozioni
– imparare a non dire "minchia" ogni tre parole pronunciate
– essere gentile con più persone possibile e controllare il temperamento
– eliminare i dolori cervicali
– praticare il sesso tantrico o almeno studiare metodi ritardanti
perdere una decina di kg in zona ventre / maniglie dell’amore
– tenere d’occhio le spese extra
– ricordarsi di ricordare
– non accettare più lavoro di quanto posso riuscire a gestire
– affinare la sopportazione nei confronti dei bambini
– riuscire a tenere in vita piante e fiori in casa
– andare più spesso al cinema per non dover recuperare tutto in dvd
– dedicare più tempo alla scoperta di Torino
– recitare e cantare in un musical a produzione indipendente
– gestire il tempo