LA RESISTENZA DI BUTCH (PT. 1)

La seduta di oggi ha realizzato tutto il monte premi in una botta sola: aghi nelle orecchie (la prossima volta comunque le chiedo se già che c’è mi fa anche qualche piercing che alla mia età servono per sembrare più "ggiovane") e aghi nella panzotta – fastidiosi ma tutto sommato sopportabili. Soprattutto ora che so cosa combinano. La signora Sandra, sempre materna eppure con un look da superdonna alla Ripley/Sarah Connor/Nikita invecchiata con gusto, posiziona gli elettrodi e se ne va, lasciandomi solo in una meravigliosa stanza con una postazione per fare onde magnetiche ed elettrostimolazione tutto in una botta sola! Evviva! Nella stanza c’è il letto (ovviamente drappeggiato di shantung di seta color cinabro), alcuni quadri molto interessanti, dal colore dorato e/o pastello, un ramo secco contorto di quelli che i ricchi mettono per fare arredamento e a casa mia starebbe di merda, un comò d’epoca su cui poggiano i macchinari elettromagnetici. Come non assopirsi saporitamente in men che non si dica e fare un altro bel sogno vivido?…
"Bastardi… è la seconda volta in una settimana che ci bombardano!"
"Ma non smetteranno mai? La zona sfollata intorno all’ombelico è praticamente devastata…! Vogliono vederci in ginocchio?"
"No, Carson… io credo che vogliano semplicemente sterminarci."
"Ma perché?!? Cosa abbiamo fatto per meritarci questo? Lo sa che abbiamo notizie di perdite persino dai contingenti delle maniglie? Chi potrebbe anche solo pensare di fare a meno delle maniglie?!?"
"Carson… lei è ancora troppo giovane per capire. Ci sono situazioni, momenti in cui il tessuto adiposo non diventa più una difesa, ma una minaccia. E quando queste situazioni si verificano… beh…"
"Cosa?"
"Niente, Carson, niente… Ascoltami: torna dalla tua famiglia per un po’. Da dove hai detto che vieni? Dalla zona del plesso solare?"
"Sì, signore… Purtroppo abbiamo notizie di aghi penetrati anche nel nostro comprensorio…"
"Allora va’. Non c’è nulla che ti leghi ancora qui. Presto sarà finita."
"Ma signore, la resistenza…"
"Resistere è inutile."
"Capisco signore. Addio."
"Carson… aspetta. Ricordati… la storia si ripete sempre. Oggi sono gli aghi, domani sarà una liposuzione, un altro giorno un training fisico che ci brucerà. Ma noi torneremo. Noi torniamo sempre. Non dimenticarlo:"
"No, signore. Spero comunque di rivederla, signore."
"Addio."

LA RESISTENZA DI BUTCH (PROLOGO)

Oggi (o meglio ieri). Quarta seduta. Attesa come sempre di un’ora e mezza. Ma io ero munito di DVD Magazine e Monster Allergy per far passare il tempo. Poi. Aghi nelle orecchie, come sempre. Piccoli sbuffi di Davidoff. "Signor Izzo, è alla quarta seduta, vero? Direi che è pronto per il lettino". Passo la mezz’ora seguente con le cuffie magnetiche vicino ad una cicciona smisurata ma simpatica assaporando nella mente il "lettino". Cerco di ricreare la sensazione di un altro me stesso che mi esce dagli occhi come un liquido denso e bluastro e si piazza davanti a me, un gemello siamese unito per gli occhi. Ma mezz’ora di campo magnetico non è sufficiente a far apparire l’altro. La dottoressa lo sa, la dottoressa non vuole più che lo veda. Ora è il mio turno, mi accomodo sul lettino, con i pantaloni slacciati. La dottoressa non fuma nei camerini, si limita a portare aghi più lunghi. "Vede, sono dello stesso diametro, ma più lunghi perché devono passare attraverso il derma e lo strato di adipe per raggiungere il tessuto muscolare sottostante". Szick! Beh, non si sente nulla… Szick! "Ma porca putt…!" – "Sente dolore?" – "Beh, un po’ sì… sa com’è, non sono abituato…". Szick! Hmmmmm… Szick! "Dottoressa, mi sa che il signor Izzo ha fatto una faccia brutta". Szick! "Signor Izzo, ce lo dica pure se sente dolore…. col dolore non si dimagrisce mica, ascolti il suo corpo… lo ascolti adesso. Sente dolore?" – "N-no…". Szick! Io sono rilassato. Io sono molto rilassato. Dopo tredici "szick", la mia pancia, il mio globo peloso dell’amore universale, sembra la testa del capo suppliziante di Hellraiser. Sono affascinato, vorrei toccare gli aghi, carezzarli. Li percepisco uno ad uno, percepisco il sottile corpo estraneo attraverso il grasso. E percepisco il grasso che, terrorizzato, non sa più cosa fare. La signora Sandra collega gli elettrodi ai tredici aghi. "Mi dica lei fin quando sopporta la tensione elettrica". Adesso. E mentre l’elettrostimolazione procede, io mi assopisco con la pancia sobbalzante…
"Presto! Presto! E’ incominciato!!!"
"Cosa?!? Cosa?!?"
"L’assedio, è incominciato! Hanno inserito gli aghi!"
"Preparate i rinforzi, dobbiamo contrastare l’attività muscolare!"
"Non è possibile, siamo a corto di riserva! Una settimana di dieta ha decurtato le nostre forze del 10%…!"
"Beh, trovatele le forze!!! Non possiamo stare qui a guardare il tessuto adiposo che si distrugge! Muovetevi, non vedete che sul fianco c’è uno smottamento?"
"Ha messo troppi aghi, ne ha messi più di… ahhhhhhggghhh!!!"
"Cosa succede? Cosa? Radunate tutto l’adipe, voglio ogni particella di grasso qui! Non devono vincere!"
"Signore, il muscolo addominale…."
"Cosa?"
"Signore, sta salendo in superf… aaaghhhggg!!!"
"Merda, dobbiamo assolutamente tracciare una mappa degli aghi!"
"Signore, stanno distruggendo un’area adiposa pari a un centimetro di diametro, provocano scosse telluriche nel tessuto!"
"Bastardi, hanno trovato una strategia nuova, dobbiamo cercare di studiare la loro arma!"
"Le perdite sono ingenti, signore… i liquidi si stanno trasferendo in vescica!"
"No! Non possiamo perdere anche i liquidi! Che alleato ci resta contro la fascia muscolare?"
"Ho paura che questa sia la fine…"
"No… è appena cominciata… e ricordati, loro hanno vinto solo una battaglia. Non è detto che vincano anche la guerra".