YOU SPIN ME ROUND

Difficile concepire un’idea del genere quando a Torino siamo in pieno autunno piovoso. Eppure è necessario. La bilancia parla chiaro: dieta. E non solo. In CasaIzzo si comincia a parlare di “spinning“. Ricordo che io odio qualunque tipo di attività fisica che non abbia un chiaro scopo sessuale o che non sia finalizzata a fuggire da un pericolo immediato. In particolare odio le attività che fanno sudare. Infatti pratico lo hatha yoga proprio perché non è un’attività sudorifera.

Ma a quanto pare non si può fare a meno di sudare. Voglio dire, se vuoi perdere peso da qualche parte bisogna cominciare. Specie se appartieni al glorioso profilo dei cicciabomba cannonieri. Perciò, valutate alcune possibilità di aggressione violenta della ciccia ed escluso in partenza il ricorso all’agopuntura che tanta narrativa aveva prodotto in anni non sospetti, abbiamo deciso per lo spinning.

Dice che con lo spinning ti ammazzi, ma riesci a buttare giù la ventrazza come non mai. Dice che con lo spinning poi cammini per giorni e giorni come se ti avessero messo un palo del telefono proprio . Dice che lo spinning ha avuto un boom qualche anno fa, poi adesso non lo fa più nessuno. Dice che come tutti gli sport deve essere affrontato con criterio. Dice che lo spinning è l’ideale per la prima fase del dimagrimento. Dice anche che potrebbe causare l’infarto. Dice: “Ma perché non prendi la bici e ti vai a fare un giro?”. Dico: “Visto che qui a Torino praticamente è Natale, forse non è il caso”. Dice: “Sì, ma se esce il sole puoi andare in bici per conto tuo”. Dico: “Ti pare che farei un’attività del genere se non ci fossi costretto dal fatto che ho pagato una quota associativa?”.

Domande retoriche a parte, se non mi vedete più in giro on line o off line è perché “spinno”.
O perché ho avuto un infarto.

Ad uso dei nostalgici anni ’80, ecco un clip per giustificare il titolo del post.