LA RESISTENZA DI BUTCH (PROLOGO)

Oggi (o meglio ieri). Quarta seduta. Attesa come sempre di un’ora e mezza. Ma io ero munito di DVD Magazine e Monster Allergy per far passare il tempo. Poi. Aghi nelle orecchie, come sempre. Piccoli sbuffi di Davidoff. "Signor Izzo, è alla quarta seduta, vero? Direi che è pronto per il lettino". Passo la mezz’ora seguente con le cuffie magnetiche vicino ad una cicciona smisurata ma simpatica assaporando nella mente il "lettino". Cerco di ricreare la sensazione di un altro me stesso che mi esce dagli occhi come un liquido denso e bluastro e si piazza davanti a me, un gemello siamese unito per gli occhi. Ma mezz’ora di campo magnetico non è sufficiente a far apparire l’altro. La dottoressa lo sa, la dottoressa non vuole più che lo veda. Ora è il mio turno, mi accomodo sul lettino, con i pantaloni slacciati. La dottoressa non fuma nei camerini, si limita a portare aghi più lunghi. "Vede, sono dello stesso diametro, ma più lunghi perché devono passare attraverso il derma e lo strato di adipe per raggiungere il tessuto muscolare sottostante". Szick! Beh, non si sente nulla… Szick! "Ma porca putt…!" – "Sente dolore?" – "Beh, un po’ sì… sa com’è, non sono abituato…". Szick! Hmmmmm… Szick! "Dottoressa, mi sa che il signor Izzo ha fatto una faccia brutta". Szick! "Signor Izzo, ce lo dica pure se sente dolore…. col dolore non si dimagrisce mica, ascolti il suo corpo… lo ascolti adesso. Sente dolore?" – "N-no…". Szick! Io sono rilassato. Io sono molto rilassato. Dopo tredici "szick", la mia pancia, il mio globo peloso dell’amore universale, sembra la testa del capo suppliziante di Hellraiser. Sono affascinato, vorrei toccare gli aghi, carezzarli. Li percepisco uno ad uno, percepisco il sottile corpo estraneo attraverso il grasso. E percepisco il grasso che, terrorizzato, non sa più cosa fare. La signora Sandra collega gli elettrodi ai tredici aghi. "Mi dica lei fin quando sopporta la tensione elettrica". Adesso. E mentre l’elettrostimolazione procede, io mi assopisco con la pancia sobbalzante…
"Presto! Presto! E’ incominciato!!!"
"Cosa?!? Cosa?!?"
"L’assedio, è incominciato! Hanno inserito gli aghi!"
"Preparate i rinforzi, dobbiamo contrastare l’attività muscolare!"
"Non è possibile, siamo a corto di riserva! Una settimana di dieta ha decurtato le nostre forze del 10%…!"
"Beh, trovatele le forze!!! Non possiamo stare qui a guardare il tessuto adiposo che si distrugge! Muovetevi, non vedete che sul fianco c’è uno smottamento?"
"Ha messo troppi aghi, ne ha messi più di… ahhhhhhggghhh!!!"
"Cosa succede? Cosa? Radunate tutto l’adipe, voglio ogni particella di grasso qui! Non devono vincere!"
"Signore, il muscolo addominale…."
"Cosa?"
"Signore, sta salendo in superf… aaaghhhggg!!!"
"Merda, dobbiamo assolutamente tracciare una mappa degli aghi!"
"Signore, stanno distruggendo un’area adiposa pari a un centimetro di diametro, provocano scosse telluriche nel tessuto!"
"Bastardi, hanno trovato una strategia nuova, dobbiamo cercare di studiare la loro arma!"
"Le perdite sono ingenti, signore… i liquidi si stanno trasferendo in vescica!"
"No! Non possiamo perdere anche i liquidi! Che alleato ci resta contro la fascia muscolare?"
"Ho paura che questa sia la fine…"
"No… è appena cominciata… e ricordati, loro hanno vinto solo una battaglia. Non è detto che vincano anche la guerra".

8 risposte a “LA RESISTENZA DI BUTCH (PROLOGO)”

  1. Non smetterò mai di ringraziare la signora Sandra per la sua saggezza zen!

    silvietta

  2. Hihihihihi, non sapevo avessi un grasso così combattivo, ho sempre visto il grasso come qualcosa di pigro e inesorabile ma ora mi accorgo che è un nemico vero e proprio, ha tutto il mio sostegno per la tua guerra

  3. Pietro, sto male. Per favore, mettici il parental advisory nel prossimo post sull’agopuntura. Un’altra scena come questa e mi liquefaccio sulla tastiera. Io non posso sopportare gli aghi. Non ce la faccio. E’ più forte di me. Ho tutti i peli dritti!

    Però sei il mio eroe!

    baci, Silvietta

  4. ahahahahahah Trooooppo forte :-))) Ci potresti fare un corto 😉

    Certo che gli aghi nella pancia sono un po’ inquietanti… non so se sarei in grado di sopportarli: ho il terrore degli aghi!

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