Un horror australiano che ci crede tantissimo, e alla fine non è nemmeno male, dai. Il problema è che è un film assolutamente di adolescenti e per adolescenti. Il che alla fine è un po’ strano per essere un film A24.
Non è una roba parodistica alla Scary Movie, sia chiaro. Talk to Me è secco quando deve esserlo e ritrae in modo impietoso questi giovinastri che giocano (letteralmente) con la morte e tu che guardi li vorresti vedere schiattare male uno ad uno (tranne quello che se la passa peggio, poverino, che sta così per colpa dei suoi amici buzzurri.
Comunque. Nella ridente provincia australiana gli adolescenti australiani ascoltano trap australiana, bevono birra australiana e si divertono a giocare con una mano imbalsamata che se la tocchi e dici “Talk to Me” vedi la gente morta (male). Se poi dici “I Let You In” gli spiriti ti possiedono e fai le cose pazze che poi vengono riprese col cellulare dai tuoi amici adolescenti stronzi che il giorno dopo ti fanno cyberbullismo caricando tutto sui social.
Capirete anche voi che prevedibilmente ci sono gli spiriti incazzosi che si stufano e pretendono di possedere gli adolescenti australiani in modo permanente.
Da qui casini, jumpscare e qualche bel trucco prostetico. Insomma, caruccio, dai.