CITAZIONISMO PERVERSO (CON GENIO E SREGOLATEZZA)

Quando si dice la goduria. Ieri mi sono visto Cabin Fever, alzando le casse a manetta. Immagina un horror indipendente in stile 21mo secolo (Jeepers Creepers, Radio Killer, 28 giorni dopo – per dare dei riferimenti). Questo horror in particolare, però, rispetto agli altri ha la capacità di centrifugare in un unico milk shake profondamente americano, decisamente acido e pochissimo politically correct tutta una serie di riferimenti che pescano a piene mani dai capisaldi degli anni ’70 e ’80 più eversivi. Faccio una breve lista di "manate sulla testa" (tipo: "Socc! Ma questa è una citazione di una scena di……").
Evil Dead
La notte dei morti viventi
Le colline hanno gli occhi
The Blair Witch Project
La cosa
Un tranquillo weekend di paura
Questi sono i titoli principali che, dosati in modo eccezionale (per la serie copiare e rielaborare) costituiscono il nerbo di un film sanamente e irrimediabilmente splatter (decisamente da vomito per i deboli di stomaco) che contiene una delle scene di sesso più horror della storia del cinema e (va detto per dovere di avvertimento) diverse scene di violenza su animali (ma… nessun animale è stato maltrattato sul set bla bla bla). Mi sembrava di essere tornato ai tempi d’oro di Craven e Romero. L’ironia, invece, è tutta alla Raimi. Il finale è semplicemente delirante e geniale.