SERIA(L)MENTE HORROR

SERIA(L)MENTE HORRORHalloween è appena passato, ma qui è già da un po’ che siamo immersi nelle serie televisive più amate, quelle che tanto allietano le serate autunnali con abbondanza di sangue, interiora, zombie, demoni sumeri, vampiri deformi, pratiche sessuali abominevoli, bambini inquietanti e Lady Gaga. Ma andiamo con ordine.

È ricominciato The Walking Dead. Sì, per il sesto anno consecutivo. E sì, anche quest’anno si conferma una noia mortale. C’è chi mi chiede ma perché insisti a guardare TWD, che è una serie che ormai ha fatto il salto dello squalo da almeno tre anni. Ma niente, un po’ perché ti affezioni a un gruppo di personaggi quasi tutti antipaticissimi e vuoi tendenzialmente vederli morti (oh, peraltro in qualcosina siamo già stati accontentati), un po’ perché gli zombie di Berger e Nicotero hanno sempre un loro perché (non a caso Nicotero è l’erede artistico di Tom Savini). Sì, arrivano i Wolves e sì, ci sono un po’ di ammazzamenti, ma seriamente… le lunghe scene in cui si fa da cani da pastore al gregge di zombie… anche no, dai. E poi giriamo sempre intorno agli stessi temi, da anni. Il prequel o spinoff o come vogliamo chiamarlo, non mi sono nemmeno posto il problema.

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TRE ITALIANI

garrone-moretti-sorrentino-1030x615Non sto andando al cinema, quindi prendete le mie opinioni come educate aspettative di un fan più o meno appassionato. Non sono nemmeno uno che guarda molti film italiani, o che si fa prendere dalla scimmia tipo “Oh raga quanto hype c’è sul nuovo film di Sorrentino” (per quanto pensavo che un cosplay di Cheyenne/Sean Penn  ci potrebbe anche stare in una delle varie comicon della penisola). Però quest’anno c’è questa cosa dei tre moschettieri che vanno a Cannes, si sono anche fatti la foto insieme, carucci, e niente… sulla base semplicemente dei trailer volevo dire qualcosa.

Mia Madre (io Madre lo scrivo sempre maiuscolo perché ci chiamo così anche la mia, di Madre) è l’ultima fatica del Nanni nazionale, lo sanno anche i sassi. Volevo andarlo a vedere ma mi trovo in quell’età in cui tutti gli amici cui posso chiedere “andiamo a vedere il film di Moretti” hanno purtroppo la Madre che non sta bene, e insomma non sembra il caso. Ma dice che non è un film triste, no. Fa anche ridere. O sorridere. Risate a denti stretti, insomma. Questa cosa che Nanni si ritagli il ruolo del fratello dimesso e consegni alla Buy il ruolo del suo alter ego tradizionale mi fa un po’ specie. D’altra parte la Buy recita sicuramente meglio. Anche se poi fa sempre lo stesso personaggio. Però Nanni stesso le dice “Fai qualcosa di nuovo, di diverso, rompi almeno un tuo schema”… Speriamo.

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MEANWHILE…

MEANWHILE...Non è un record, ma insomma… Quasi due mesi senza scrivere nulla è comunque un fatto negativo per uno che voleva riprendere a pubblicare qualcosa sul blog. La pigrizia serale però mi rende tutt’uno con il divano, e non è semplice ritagliarsi margini di concentrazione per raccontare qualcosa in più di tre righe di testo.

Il fatto è che per scrivere, per avere un output, serve anche un input continuo, ossia serve leggere, fare esperienze, vedere cose. In questi due mesi l’esperienza è prevalentemente cambiare pannolini, ripararsi dalle ondate di schizzi di residui di cibo a ore pasti, rincorrere la Creatura in ogni dove evitando che finisca sotto un’auto / che brandisca oggetti contundenti da lanciare alternativamente a gatti, cani, bambini, adulti / che cada rovinosamente in tombini, pozzanghere, trombe delle scale. Un anno e mezzo è bello, ma ne risente il cervello. Siamo diventati come quei genitori che segretamente giudicavamo male, che si voltano dall’altra parte con sguardo vacuo mentre poco più in là la Creatura escogita qualche nuovo danno da fare o perturba la pubblica quiete con rumori e odori molesti. Anzi, siamo allo stadio del “prendi il tablet, basta che stai zitto” (peraltro, adesso la Creatura si incazza anche se gli proponi tu un video su YouTube: no, se li cerca lui da solo, approdando su inquietanti canali pakistani o kazakhi di nursery rhymes recitate o cantate in un inglese pronunciato con accenti assurdi, molto Borat). Esaurito l’argomento puericultura, che come potete capire ci vede molto preparati e sul pezzo, cosa è successo nelle ultime settimane? Poco. O molto, a seconda dei punti di vista.

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