BLUE BEETLE, NON SO CHE DIRE

Ciao, sono Pietro e di tanto in tanto guardo un cinecomic mentre mangio. Siccome ho dato una chance a The Marvels mi sembrava brutto non darla a Blue Beetle, tanto più che c’è di mezzo un supereroe di cui francamente non avevo mai letto nulla, che è messicano e che è interpretato da quel patatone di Xolo Mariduena che tanto ci piace in Cobra Kai.

E niente, Blue Beetle è quel che promette: un action caciarone con uno scarabeo alieno (?!) che si azzecca tipo simbionte sul corpo del nostro spaventando tutta la sua stereotipica famiglia mexicana e causandogli 1) superpoteri un po’ alla Iron Man e 2) l’attenzione di una bella figheira che altri non è che la figlia del “vecchio” Blue Beetle.

Ma la perfida zia di lei (giuro, c’è anche la perfida zia ed è Susan Sarandon) è pronta a tutto per recuperare lo scarabeo e trasformare il suo scagnozzo in un supersoldato. Fa brutto alla famiglia di Xolo finché lui non si predispone alla vendetta. Ma Xolo è un buono e le cose finiscono ovviamente a churros e vino.

Che dire. Ai bambini piacerà. Ha molta musica mariachi che fa allegria.

TO BEE OR NOT TO BEE

Ho voluto vedere The Beekeeper di David Ayer più che altro per confermare un mio sospetto, e cioè che fosse un film talmente di merda che fa il giro e diventa godibile. Sospetto ampiamente confermato.

Il nostro Jason Statham è un beekeeper, cioè un apicoltore. La commedia degli equivoci sta nel fatto che i beekeeper sono una sorta di corpo speciale segretissimo che nemmeno CIA ed FBI conoscono, delle implacabili macchine di morte. Ma Statham, oltre a quello, è anche un vero apicoltore, con le arnie, le fumigazioni e tutte cose, che peraltro nasconde un telefono satellitare in una delle arnie.

Ma insomma, com’è come non è, Statham apicoltoreggia nel terreno della sua anziana amica slash madre surrogata che un bel giorno viene truffata da un gruppo di hacker cattivi che mettono il malware nei computer e ti prosciugano il conto in banca. La vecchia per lo sconforto si uccide e lì parte la vendetta tremenda vendetta del beekeeper.

Dopo i primi venti minuti, quindi, il film decolla, con Statham che si presenta nel finto call center dei truffatori con due taniche di benzina e una cazzimma grande così. Seguono esplosioni, gente che muore male, il capo dei supercattivi (Josh Hutcherson nel ruolo del nepo baby tech bro) e il suo consigliori (Jeremy Irons nella sua marchetta migliore) che gli buttano addosso un boss intermedio dietro l’altro – e Statham li fa fuori tutti in modi molto creativi.

Tutto ciò sempre con un montaggio schizofrenico e una sceneggiatura che – siccome il film si intitola The Beekeepernon può esimersi dall’infilare ogni 10 minuti al massimo una battuta sulle api tipo “to bee or not to bee” o reference al lavoro dei fuchi, alla protezione dell’alveare, alla necessità di eliminare l’ape regina, etc.

Viene fuori infatti che la madre dell’odioso pischello truffatore è… ma no, perché togliervi la sorpresa. Comunque, un sacco di ossa rotte e di accoltellamenti, impiccagioni improvvisate, una bella caduta in ascensore e tutto sommato un’ora e quaranta di spensieratezza e mazzate.

GATTYNY SPAZIALY MARVEL

Ho visto The Marvels perché boh, lo hanno aggiunto su Disney+, e visto che non mi era dispiaciuta Ms. Marvel (e a suo tempo avevo visto anche WandaVision) mi sono detto vabbè proviamo. Il trailer certamente non mi ispirava, roba che piuttosto preferivo cavarmi gli occhi.

E invece devo dire che… No, scherzo: è una merda vera, ma quantomeno è inaspettata. Nel senso che va talmente fuori dal seminato che è persino – in alcuni punti – piacevole da vedere. Ad esempio quando ci sono i gattyny spazialy divoratori di robe, o quando Brie Larson, Iman Vellani e Teyonah Parris si teletrasportano vicendevolmente l’una al posto dell’altra, o quando vanno sul pianeta in cui tutti si esprimono solo cantando e il film si trasforma in un musical da principesse Disney.

Ecco, vi ho detto le tre scene che valgono, per il resto noiosità assortite, flashback/spiegoni per la gente che si era dimenticata il primo Captain Marvel o che non ha visto le serie citate all’inizio (la mamma di Monica Rambeau è morta dopo che lei ha blippato! Trent’anni fa Carol Danvers ha fatto qualcosa di molto brutto! Kamala Khan ha una bisnonna misteriosa!).

C’è anche la proverbiale scena dopo i titoli di coda che BUM! chiama in causa l’universo X-Men, perché capirete anche voi che una incursione come quella che si vede in The Marvels apre le porte al multiverso… E fatecelo vedere ‘sto multiverso, che sono due anni, tre film e due serie TV che ce la menate col multiverso. Amen.