L’UOMO CHE BEVVE DIO

c’è questo tipo
silenzioso
un gran bevitore
lo vedi sempre lì nella stessa piola
seduto fuori, sole pioggia o neve
sullo sgabello
accanto a una botte
più grande di lui
sulla botte
la buta
dausin a la buta
el bicèr
ed vin
ma non cambiamo lingua
che il piemontese
è anche difficile da scrivere.
Quest’uomo
sì proprio questo
questo qui
(abbiamo zumato, adesso c’è il primissimo piano)
si è bevuto dio
non l’ha fatto apposta
è capitato
lo sanno tutti che dio è nell’infinitamente piccolo
e in quel momento era in un moscerino
finito per sbaglio nel vino
dozzinale
del tipo silenzioso.
Da quel giorno
l’uomo non può aprire bocca
senza che ne esca la VOCE DI DIO
ad esempio non può nemmeno chiedere un altro bicchiere
perché il bancone l’oste e gli avventori
si disintegrerebbero
per la potenza della VOCE DI DIO
perciò sta lì col bicchiere vuoto
è un moscerino nello stomaco
una volta è passato uno
è inciampato sul suo piede
lui ha borbottato “scusi”
e il passante ha fatto pufffffff
ed è sparito in una nuvola di cenere
non è facile vivere con dio dentro di sé
che lo sappiano, tutti questi clericofascisti
anzi
è proprio una gran rottura di coglioni

(ispirato da un titolo aggratis del grande guidocatalano)

L’UOMO DAI DENTI DI GOMMA

l’uomo dai denti di gomma
lo chiamavano vigorsoul
(era anche un discreto cantante soul)
ci aveva i denti bianchissimi
ma molli
non sapevano di niente in effetti
sapevano di denti
ma lui se li masticava da solo
aveva il bruxismo.
Quando i denti erano belli consumati
in una poltiglia bianca
gli ricrescevano
uguali uguali
sempre gommosi
a forma di molare
premolare
incisivo
canino
vedendo che masticava sempre
gli amici gli chiedevano
ciai una cingomma?
e lui serafico
si staccava un dente
e lo dava all’amico
i migliori
i più ricercati
erano i canini
morì nel tentativo
di aromatizzare al peppermint
e allo spearmint
i suoi denti.
Quando vanno di traverso
le foglie di menta non perdonano