L’UOMO CHE BEVVE DIO

c’è questo tipo
silenzioso
un gran bevitore
lo vedi sempre lì nella stessa piola
seduto fuori, sole pioggia o neve
sullo sgabello
accanto a una botte
più grande di lui
sulla botte
la buta
dausin a la buta
el bicèr
ed vin
ma non cambiamo lingua
che il piemontese
è anche difficile da scrivere.
Quest’uomo
sì proprio questo
questo qui
(abbiamo zumato, adesso c’è il primissimo piano)
si è bevuto dio
non l’ha fatto apposta
è capitato
lo sanno tutti che dio è nell’infinitamente piccolo
e in quel momento era in un moscerino
finito per sbaglio nel vino
dozzinale
del tipo silenzioso.
Da quel giorno
l’uomo non può aprire bocca
senza che ne esca la VOCE DI DIO
ad esempio non può nemmeno chiedere un altro bicchiere
perché il bancone l’oste e gli avventori
si disintegrerebbero
per la potenza della VOCE DI DIO
perciò sta lì col bicchiere vuoto
è un moscerino nello stomaco
una volta è passato uno
è inciampato sul suo piede
lui ha borbottato “scusi”
e il passante ha fatto pufffffff
ed è sparito in una nuvola di cenere
non è facile vivere con dio dentro di sé
che lo sappiano, tutti questi clericofascisti
anzi
è proprio una gran rottura di coglioni

(ispirato da un titolo aggratis del grande guidocatalano)

4 risposte a “L’UOMO CHE BEVVE DIO”

  1. “..Cuz friends don’t waste wine when there’s words to sell..” se poi le parole sono la voce di dio..

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