IL PEZZO DI CARTA

La segreteria dell’università: il solito girone infernale? Alla Camera di Commercio serviva il certificato di laurea. Ovviamente io, stordito come sempre, credevo che si riferissero a quello in carta legale (in carta libera ne ho un tot in casa, per ogni evenienza – ho anche quello in carta libera con esami, ottimo per assorbire le perdite del sifone sotto il lavandino). Mi dirigo dunque con piglio marziale nel mio vecchio ambiente, dove trovo lo stesso tristissimo impiegato che mi ha accompagnato nel corso di studi dal 1989 al 1994. Ma non c’è la solita coda. Come mai? Ne approfitto intanto per fare qualche foto all’Alma Mater. Mentre faccio rifornimento di certificati (io adoro i certificati) mi viene in mente di chiedere quello in carta legale (SOLO 10,33 EURO! AFFARONE!). “Lei quando si è laureato?” – “Nel 1994” – “Ma allora ce l’abbiamo di certo! Ecco, si figuri, ce lo abbiamo qua dal 2001!!!” (N.B.: 7 anni per produrre uno di quei mostri ingombranti da appendere in salotto con cornice in legno scuro). Ma sono contento così, con il “pezzo di carta” finalmente in mano dopo tanti anni. Mi sento come se mi fossi appena laureato.

LE NEVROSI DELLA MAMMA

P – …bene, allora ci sentiamo presto.
A – Aspetta, mi sa che la mamma vuol dirti qualcosa…
P – Ah, OK…
A – Prendi…? No, qui, prendi il cordless [rumori soffocati]
M – Ciao Pietro, come va?
P – Non c’è male, come dicevo a papà stavo qui – fuori piove, ci stavamo guardando un paio di film…
M – Ah, ecco.
P – Sì…
M – Senti, te lo ricordi il fasciatoio di quando eri piccolo? Di quando ti cambiavo il pannolino?
P – Mamma… come faccio a ricordarmelo?
M – Eri troppo piccolo, forse non te lo ricordi… era giallo…
P – …
M – Lo mettevo sul tavolo, poi ti toglievo il pannolino – era sempre pieno, facevi sempre un sacco di cacca…
P – Capisco… me la cavo anche adesso comunque.
M – Allora non c’erano mica i pannolini come adesso, sai? Buttavi il pannolino ma la mutandina si conservava, andava lavata e riutilizzata.
P – Sì, mamma, ma non capisco cosa…
M – Allora io andavo a lavare la mutandina in bagno, e ti lasciavo da solo sul fasciatoio, sul tavolo, in cucina…!
P – E?
M – Beh… potevi cadere!
P – Ma non sono caduto.
M – Ma potevi – e se fossi caduto? Saresti morto, sarei andata in prigione e…
P – Mamma, non sono caduto!
M – Lo so, è che mi sento in colpa – sono stata una madre attenta?
P – Ovviamente sì! E poi non puoi avere anche il senso di colpa retroattivo!
M – Eh, lo so… va bene allora… ci sentiamo poi tra qualche giorno…
P – Va bene —
M – Ciao, ciao… [rumori di tasti] Non si spegne…!
A – Il tasto rosso, premi il tasto rosso!
M – Quale tasto rosso, qui non c’è nessun tas– [linea libera]

SE TELEFONANDO

S – …e stavolta dovrò chiederle di mettermene 10 di aghi nelle orecchie!
P – Vabbè, dai, l’importante è che stimolino le endorfine correttamente… adesso ti devo salutare…
S – Ah! Dimenticavo: ma l’hai poi vista la lettera di Sissi?
P – Ma dove, nella mail?
S – Ma no, qui, una lettera, imbustata, sotto lo specchio in ingresso —
P – Assolutamente no, quando è arrivata?
S – Ieri, credevo l’avessi vista…
P – No…
S – …
P – Beh, allora, dimmi che dice!
S – Ma è chiusa, è indirizzata a te. Dice dottor Pietro Izzo e il mittente è Silvia Samory.
P – E allora? Io e Sissi non abbiamo segreti con te.
S – Sicuro?
P – Credi che ti direi di aprirla se sapessi che dentro c’è qualcosa di compromettente?
S – Hai ragione.
P – E poi non è meglio sapere invece di rimanere nell’incertezza?
S – Su questo ci sarebbe da discutere…
P – Non adesso, però. La apri?
S – [rumore di carta che si strappa] Sì…. scusa, ho rovinato un po’ la busta…
P – Fa niente.
S – Dice caro dottor Peter Potter, etc etc…
P – Che tesssoro!
S – C’è la foto di lei con Irma delle W.I.T.C.H.!
P – Ma dddddaiiiiiiii [imitando Viola di Un posto al sole]
S – Ah ah ah!
P – Me lo aveva detto che voleva mandarmela!
S – C’è anche un adesivo di Monster Allergy!
P – MITTTICCCOOO!!!!!!!!!
S – Lo attacco subito!
P – Senti, tra l’altro, prima di farti perforare passi mica in edicola a vedere se è uscito il numero due?
S – Il numero due di che?
P – Di Monster Allergy, no? Ma sei veramente stordita!
S – Lo so, è la pressione bassa.
P – Va bè, ci vediamo stasera…
S – Ma allora veramente mi porti a vedere Love Actually?
P – Seeeh, seehh… te l’ho promesso, vuoi non vedere Colin Firth? Tra l’altro nella lista di After the End dicono tutti che c’è una sottotrama simile alla storia tra Harry e Ginny…
S – Hai rotto i coglioni con Harry Potter.
P – Vabbè a stasera allora, eh? Ti devo lasciare, arriva il direttore…
S – Ti amo…
P – Anche io, cogliona…!
S – Ehi! …………………. [linea libera]