TELEFAX

L’altra sera mentre cenavo passava in televisione una vecchia puntata di Colombo.
Io detesto cordialmente Colombo e tutti gli ispettori rassicuranti del mondo come Barnaby, la Fletcher & C. Naturalmente Stefi li adora, quindi vince lei.

Il punto non è questo, però. Nella puntata di Colombo in questione, l’ineffabile tenente si stupiva per l’ultimissimo ritrovato della tecnologia moderna: il telefax.
Con il telefax, viene spiegato ad un incredulo Colombo, una lettera può arrivare da Los Angeles a New York in soli 14 secondi.

Tra un rapporto di consegna e l’altro, Colombo risolve il caso e io penso “curioso come le tecnologie moderne di una volta oggi sembrino roba da preistoria“.

E poi.
Mi trovo a dover acquistare per forza una stampante multifunzione Copy/Scanner/Fax a causa del fatto che determinate situazioni burocratiche in cui mi trovo ad agire non ammettono l’uso dell’e-mail per comunicare.

L’e-mail. Vorrei ricordare a tutti che l’e-mail su protocollo SMTP è diffusa dal 1982. La prima e-mail inviata da ARPANET è del 1973. Il fax è quantomeno contemporaneo. Allora spiegatemi perché non posso mandare una e-mail alla mia banca / alle poste / al ministero di ‘sta cippa per esprimere un mio pensiero ufficiale.

Non sarà che il profumo inconfondibile e la consistenza liscia e setosa del fax lo rendono uno strumento di comunicazione più caldo?