QUANDO PENSO DI AVERLO FINALMENTE COLTO

Sono veramente fuso. Scrivo un po’ per inerzia, perché mi dico: ma che cosa esattamente ho voglia di fare oggi? In realtà l’unica cosa che mi viene di fare è scrivere qui, o magari postare qualche vecchia foto bella su Flickr. C’è chi si guarda Beautiful per annullarsi, io scrivo e fotografo. Tanto per fare. Poi mi interrogo sul fatto se abbia senso scrivere così, tanto perché si ha voglia di farlo. Dopo una frazione di secondo me ne frego altamente. Scrivo disordinato come mangio disordinato. La pulsione a scrivere serve a svuotare il cervello, così come quella a mangiare serve a placare l’ansia. Scrivo come un animale, nel senso che a volte diventa una necessità equiparabile a quelle fisiche o fisiologiche. E poi in fondo non ho nulla di buono da dire, se non che è un mondo difficile (felicità a momenti), che la serie medica più realistica è Scrubs, che la neve cade ma poi si trasforma in fetida fanghiglia, che il corpo non ce la fa più, che la mente è sopravvalutata… Potrei dirvi delle cellule ipotalamiche degli abitanti del pianeta Zbogl, o delle avventure della piccola Emma che sta sulla sedia a rotelle. Potrei dirvi qualcosa sulle elezioni ma poi per par condicio dovrei solo tirare palate di merda a destra e a sinistra. Potrei anche dirvi che mi è venuto un qualcosa sul collo che non è un neo non è un foruncolo e non so cosa sia ma mi infastidisce. Potrei dirvi che voglio uscire. Ma tutto questo è relativo. Quando penso di averlo finalmente colto, "io" è un altro… 🙂

2 risposte a “QUANDO PENSO DI AVERLO FINALMENTE COLTO”

  1. haha… grazie caro…! ma in realtà non sono proprio depresso. Fuso è più la parola giusta! Però ci hai azzeccato, dopo un entusiasmo iniziale queste olimpiadi mi stanno facendo l’effetto del natale. Le luci la gente… Quando saranno finite apprezzerò moltissimo le piazze senza cantieri e anche vuote di persone (come dice Culicchia oggi sulla bugiarda). Per ora sono un po’ disorientato.

  2. Lo sapevo. Due settimane neanche (o forse è una) di Olimpiadi e già ti viene la depressione Natalizia. Sì insomma come Natale, come nei giorni di jingle bell jingle bell, in cui vorresti andare a vivere sull’Everest. Non faccia così piccolo shittolo! Impara a pattinare sulle sfighe come già fai con le merde lavorative. Lo sò che certi problemi pesano più delle “teiere” del Curling, ma la squadra olimpica degli amici serve a questo no? E quando proprio sarai giù, perchè inutile negarselo, capiterà (siamo esseri umani no?), beh allora sai che si fa? Ci lanciamo dal trampolino, così vediamo se è vero che, la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare!!

I commenti sono chiusi.