GASOLIO CONTRO SASSO

Siamo due splendidi quarantenni che vogliono passare una serata al cinema. Potremmo fare gli intellettuali e andare a vedere Moretti, che poi si discute della deriva del personaggio. Oppure, vista la voglia di evasione, potremmo andare a vedere uno di quei film di cui in pubblico ridiamo ma che in segreto tanto ammiriamo. Perciò, è logico che la scelta cada su Fast Five. Macchine, sparatorie e figa: c’è tutto quello che serve per un film perfetto. Bisogna dire che tutto nasce anche dalla ispirata recensione di Matteo Bordone: alle parole “pestaggio tra Gasolio e Sasso” e soprattutto “figa a buttare” ci siamo definitivamente convinti.
E io non posso che sottoscrivere pienamente l’entusiasmo.

Dimenticatevi le corse in auto con i motori truccati e i neon sotto carrozzeria. Cioè, le corse ci sono, come no, e le macchine anche. Non sarebbe Fast Five, se no. Ma l’estetica dell’art pour l’art dei primi film viene abbandonata a favore di uno storytelling più maturo: voglio dire, qui c’è un colpo elaboratissimo, un’evasione spettacolare, l’intensità dei legami di famiglia, un’intera squadra di agenti speciali guidati da THE ROCK che suda a secchiate anche solo quando parla, Rio De Janeiro e le favelas e il Cristo Rei e il Pan de Azùcar… Insomma, c’è una storia. Ed è una storia che traspone in un mondo tamarro l’estetica degli ultimi James Bond utilizzando trame alla Danny Ocean. Solo che Clooney lavora di fioretto, mentre il nostro imbolsito (ma sempre meravigliosamente canottierato) Diesel si fa largo a colpi di mazza da fabbro.

Non stupitevi: Fast Five dura CENTOTRENTA MINUTI, ma vi sembrerà che ne siano passati solo cinque. Il film è ben scritto, diretto e fotografato, e si eleva sopra la media dei normali film d’azione che passano in sala. Ma la cosa più entusiasmante non è tanto la trama (è presto detta, Toretto evade con l’aiuto di sorella e cognato, si infilano tutti in un brutto giro di auto rubate ad un signore della droga di Rio che li vuole tutti morti, allora loro escogitano la rapina del secolo con The Rock alle calcagna che li crede perfidi assassini mentre loro cazzo no, hanno solo rubato delle auto, poi comunque tra un colpo di bazooka e l’altro riescono a chiudere il film con una trovata degna di Lupin III). No, il meglio è l’esperienza totalizzante che vi attende andando a vedere Fast Five al cinema.

Noi abbiamo fatto i biglietti e abbiamo visto entrare un sacco di gente, diciamo… particolare. Ci siam detti “no, dai, quelli lì vanno a vedere Thor in 3D, o magari Source Code”. No. Andavano tutti a vedere Fast Five. La sala più grande del multiplex piena in un anonimo giovedì di maggio. E quando parte il logo Universal, tutti quanti esplodono in fischi, urla, applausi, che continuano senza sosta durante tutta la proiezione. Ora, normalmente io odio quelli che parlano al cinema. Ma la situazione si è rapidamente trasformata in un happening talmente surreale che i due splendidi quarantenni di cui sopra hanno cominciato a divertirsi di brutto. Dietro di noi, un gruppo di ragazze brasiliane si erano date appuntamento per vedere il film. Si capiva benissimo che 1) avevano a memoria tutti i Fast/Furious precedenti (a me per dire manca il 4 e dovrò recuperarlo al più presto), e 2) volevano dimostrare di saper parlare benissimo portoghese ripetendo ad alta voce tutte le battute in portoghese del film (circa un’ora del film è parlata in portoghese). Saudade!

Poi, rivelazione: ci sono spettatori che effettivamente ridono di gusto sentendo quegli epici one-liner tipici dei film d’azione (es. “Voglio sapere quante volte vanno in bagno e quante volte se lo sgrullano” – The Rock ai suoi agenti). Insomma, tra una ola e l’altra arriviamo alla fine del film: mi raccomando, non uscite! O, come ho sentito esclamare uno spettatore “Minchia-oU raga, fermi non è ancora finito”! A metà dei titoli di coda arriva Eva gnocca Mendes, si siede sulla scrivania di The Rock (che ovviamente ricomincia a sudare) e gli fa vedere una foto di Michelle gnocca-di-dio Rodriguez, che quindi NON È MORTA veramente e quindi trepidiamo tutti in attesa di FF6!

Tutti al cinema, raga, non ve ne pentirete!