Il tenero Pietro va alle Eolie.
Il tenero Pietro saluta gli amici e si prepara ad una decina di giorni di totale relax come non accadeva da almeno tre anni.
Perché le ultime 3-4 vacanze del tenero Pietro sono sempre state più o meno funestate da eventi tristi e da dimenticare.
Il tenero Pietro non paga nemmeno troppo perché la stagione è bassa, i voli per la Sicilia costano poco e gli appartementini a terrazzo sul mare pure.
Il tenero Pietro è contento, ogni cosa è al suo posto e ogni posto ha la sua cosa.
Dopo aver prenotato la stanza e il volo, il tenero Pietro scopre che lo Stromboli ha eruttato violentemente e le Eolie sono a rischio tsunami.
Il tenero Pietro si innervosisce, ma pochi giorni dopo il problema rientra.
Il tenero Pietro si rilassa e paga il dovuto.
Il giorno dopo, dalle Eolie, arrivano notizie di piogge torrenziali, diminuzione delle temperature di 15°, mare a forza 9 e comunicazioni interrotte.
Il tenero Pietro bestemmia ripetutamente.
Il tenero Pietro non sa se tornerà.
Ma il tenero Pietro proverà lo stesso a fronteggiare il Destino avverso.
Che lo vuole sempre ed unicamente a capo chino.
Che lo vuole immobile e pauroso di intraprendere qualsiasi iniziativa.
Che lo vuole triste e intrappolato in un mondo pitturato di grigio.
Il Destino vuole schiacciare il tenero Pietro come un escremento canino.
Ma non sa che il tenero Pietro, proprio come gli escrementi canini, è scivoloso.
IL RICHIAMO DEL LIDL
Devo confessare una mia debolezza: non riesco a resistere al richiamo del LIDL. Questo triste supermercato di origine tedesca esercita su di me un fascino che va oltre la mia comprensione. Ieri sera, per esempio, vedo di sfuggita uno spot che annunciava, per oggi, l’inizio di un allettante periodo di offerte sull’equipaggiamento da moto. Detto fatto, oggi mi sono precipitato in pausa pranzo a contendermi le ultime giacche e pantaloni rinforzati con baffuti e avvinazzati centauri dall’aspetto poco raccomandabile e molto tedesco. Non capisco se al LIDL ci vanno i tedeschi residenti in Italia o se ci vanno anche degli italiani (che magari pensano, presto o tardi, di emigrare in Germania). In ogni caso queste offerte settimanali andrebbero colte obbligatoriamente tra le 7 e le 8 del mattino, per essere tedeschi fino in fondo e per trovare effettivamente un po’ di scelta. Al LIDL poi ci trovi prodotti improbabili come gli snack tossici fatti di riso soffiato e paprika o i bagnoschiuma altrettanto tossici al cereale esfoliante e paprika (sì, anche i bagnoschiuma: è rivitalizzante e per di più è molto tedesco). Io oggi ci ho trovato un gadget mica da poco: due auricolari con microfono per caschi da moto collegabili ad un piccolo accrocchio il quale ti permette non solo di parlare con il passeggero ma anche di collegare un lettore MP3 ed ascoltare in moto la stessa musica, come Vic e Mathieu nel tempo delle mele! Poi c’era anche una super offerta sulle panche da addominali (as seen on tv), ma quelle non ci piacciono. Non ci piacciono per niente… 🙂
LE DONNE VOGLIONO PIEGARE LA NOSTRA ESSENZA
Spesso penso tra me e me: può darsi che io arrivi a capire il senso della vita. Probabilmente sul letto di morte (pare succeda così). E del resto non puoi capire il senso di qualcosa se non hai finito di sperimentarlo. Poi mi domando: capirò anche il genere femminile? E qui la risposta è sconsolantemente, inderogabilmente e tragicomicamente "NO". Dicono che ho un lato femminile molto sviluppato. Sarà. Certo, questo non mi aiuta a capire le donne (e in particolare la mia). Al suo cospetto io non sono un maturo trentaseienne. Sono (anzi siamo) tre irrequieti e ormonali dodicenni. Una volta pensavo fosse lei che mi vedeva così. Ora ho capito che è vero. Ma perché le donne ci fanno sentire così? Come un dodicenne al cubo? Mistero. Ad un certo punto della loro vita, sembra che oppongano un totale rifiuto a tutto quanto è intrinsecamente maschile (esempio: dimenticare di lavarsi i piedi, lasciare qualche goccia di pipì sull’asse del cesso, appallottolare i vestiti sporchi in un angolo della camera da letto, ridere sguaiatamente ogniqualvolta in un film venga nominato un organo sessuale, e via dicendo). Le donne vogliono cambiarci, vogliono piegare la nostra essenza di puledri selvaggi ed imbrigliare il nostro corpo e la nostra mente in un mondo finto fatto di ninnoli da spolverare, ceramiche da pulire, gas da ritenere. Per evitare di essere piegato del tutto, mi sono scelto una donna che avesse, diciamo così, un lato maschile sufficientemente sviluppato. Intendiamoci, Stefi è molto pulita e di sicuro non sporca l’asse del cesso, ma a wrestling è più forte di me e guida l’auto centomila volte meglio. Solo che recentemente sta passando una fase di riscoperta della femminilità e dell’adolescenza perduta (girl power!). Perciò si è trasformata in una civettuola diciassettenne. E cosa può odiare di più una diciassettenne? Ovviamente, tre dodicenni! Ora il problema è: come fare ad ottenere un upgrade immediato dai 12 ai 17 anni? La mia educazione sentimentale basata essenzialmente su ripetute visioni di Paradise, Blue Lagoon e Il tempo delle mele non è più sufficiente. Tento di capire il mondo femminile facendomi le flebo di Desperate Housewives: lì ci sono tutte le caratteristiche principali della donna riassunte in quattro personaggi (l’idiozia, l’impulsività, l’avidità, la troiaggine, l’ossessività, l’attenzione all’apparire, il pragmatismo e la mania del controllo). Poi mi rendo conto che è un tentativo inutile, e mi rifugio nel più elementare mondo sentimentale di Borat, sicuramente più consono a tre dodicenni… Great success! High five!!! 😀
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