A PONTEDERA FANNO IL PONTE LUNGO

P – [scazzatissimo] Ufficiorelazionicolpubblicomidicaaaaaaaa?
ASS – Parlo col signor Izzo?
P – [very professional] Sì?
ASS – Sono la signora Elena, dell’assicurazione Generali.
P – Ah, mi dica mi dica… è per la moto? Ha ricevuto il fax del libretto di circolazione dal concessionario?
ASS – Proprio del concessionario le volevo parlare: non l’hanno ancora contattata?
P – Ma veramente no, perché?
ASS – Li ho sentiti oggi e dicono che la moto non è nemmeno ancora arrivata, figurarsi poi immatricolata…
P – Ma come, se doveva arrivare già la settimana scorsa…?!?
ASS – Io gliel’ho detto che lei voleva passare a ritirarla sabato mattina, ma pare ci siano dei problemi… provi a chiamarli lei…
P – Ah. Capisco… Beh, va bene, grazie dell’informazione, ci sentiamo presto.
ASS – D’accordo! A presto.
[………………]
P – Pronto è la Ferrero Moto?
CONC – Sì?
P – Sono pietroizzo, ha presente, quello del Beverly 500
CONC – Ah, sì sì ho qui l’appunto…
P – …che doveva arrivare la settimana scorsa…
CONC – Ecco, sì, però ci sono stati dei problemi logistici
P – …che io a mia volta avrei dovuto ritirare sabato mattina…
CONC – Mmmmm… sì…
P – E quindi?
CONC – Ma vede, abbiamo lo stesso problema con molti clienti, a Pontedera hanno fatto il ponte e tutte le consegne delle moto Piaggio son saltate…
P – E dunque?
CONC – Beh, ce le dovrebbero spedire a breve!
P – Ma una previsione di massima per un giorno specifico?
CONC – Guardi, non le so dire… Comunque la prossima settimana! Ma lei ha già la patente?
P – [gelo] Certo che ce l’ho, l’ho presa il 5 aprile, due giorni prima di venirvi a dare il primo acconto.
CONC – Ah, certo… bene. Allora direi che ci risentiamo prestissimo!
P – Lo spero.
CONC – Certo! Buona serata!
[clic]

E’ ARRIVATA LA STAGISTA

Come era prevedibile, la giornata è stata un delirio. Qualcosa ci doveva essere. Ad esempio il lavoro, che negli ultimi due mesi si era un po’ assestato su livelli accettabili, ha avuto un picco totalmente fuori norma esattamente nei quattro giorni in cui sono stato assente. Come ritorno, niente male. Dalle 9 alle 18 a picchiettare sulla fottuta tastiera per smaltire le richieste di pubblicazione. Mi sento un po’ come i carbonai dei treni a vapore, che devono spalare spalare spalare ma il treno vuole sempre di più. Però è arrivata anche la nuova stagista. Non c’è stato quasi il tempo di parlarsi, ma intanto è arrivata… Felice serata!

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OH CATALUNYA!

Siamo ancora interi. Dopo una vacanza quasi del tutto perfetta, in cui abbiamo viaggiato, camminato, visitato, svaccato e quant’altro, siamo tornati e non è ancora successo niente! Voglio dire, a parte la normalità del fatto che domattina si torna a lavoro. Ma voglio dirvi della Catalunya. Di Barcellona. Presto (appena avrò smistato le foto migliori) potrete avere il lato visuale. Per il momento mi limito a dare qualche interessante highlight. Tipo: il Teatre-Museu Dalì di Figueres, la città vecchia di Girona, i villaggi di Cadaquès e Besalù, e naturalmente tutti i quartieri di Barcellona, da percorrere a piedi, in bus, in metro… basta vagare a naso in su per esaltarsi tre volte al minuto. Ho sempre detto che con Praga e Londra, Barcellona sarebbe una delle capitali europee dove mi trasferirei. L’impressione positiva era stata finora incrinata dal fatto che nel 2000 ho subito un furto abbastanza pesante sulle Rambles. Questa volta ci ho fatto attenzione, e il massimo che ci è capitato è stato di restare chiusi per un’ora nell’ascensore bloccato tra il secondo e il terzo piano della palazzina dove avevamo l’appartamento. Di notte. Senza nessuno nel palazzo. Senza cellulare. C’era un bottone con l’icona di un telefono. L’ho premuto e ha risposto una gracchiante voce in catalano cui abbiamo risposto urlando: "Estamos bloccados! L’ascensor è bloccado! No hablamos català! Espanol solo un poquito! Ajuta!". Devo dire che sono orgoglioso di come abbiamo gestito la situazione. Verso mezzanotte, l’omino dell’ascensore è arrivato e ci ha trovati accasciati sul pavimento con le "formiche" alle gambe per la circolazione bloccata, ma sorridenti e calmi. L’appartamento poi era splendido, in una zona tipo ghetto assolutamente insospettabile (della serie, se la via è in queste condizioni stile fogna a cielo aperto chissà com’è il piso che ci danno) – e invece no! Il piso era arredato di fresco, con gusto, spazioso, e la padrona di casa simpatica ed efficientissima oltre che gran gnocca. Se può interessare, l’appartamento l’abbiamo prenotato grazie all’ottimo sito Oh-Barcelona cui non mi vergogno di fare ampia pubblicità. E poi, beh… a 35 anni suonati si può anche evitare come la peste il passeggio sulla Rambla senza rischiare di non divertirsi. I miei suggerimenti sono la "Ruta del modernisme", tutto Gaudì (va da sé), una visita al monastero di Montserrat (dove un momento mi commuovo per l’atmosfera da pellegrinaggio religioso e il momento dopo sbavo sulle curve delle giovani pellegrine – lo so, sono irrecuperabile), il Born (praticamente il quartiere dove stavamo di casa, fighissimo), il Montjuic preso da Placa de Espanya con le sue fontane magiche ultrakitsch che però ti prendono a mille spruzzando potenti getti d’acqua sulle note di musiche sparate ad altissimo volume (tra cui – lacrimuccia – anche il tema di Titanic)! Ho speso come sempre una mezza fortuna in souvenir… Che per me vuol dire sostanzialmente libri, DVD, magneti per il frigorifero e tazze per il tè. Lo so. Sono maniaco. Sono fatto così…!

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