SI PUO’ FARE SESSO CON UN LIBRO? IO SI’.

Passo periodi in cui non riesco a leggere, né a gustarmi un buon film. Succede quando sono troppo occupato a scrivere. Mio padre mi ha sempre insegnato, però, che se vuoi scrivere bene, devi leggere bene. Lo faceva con una delle sue irritanti frasi prese in prestito dal gergo del management informatico americanizzato della fine degli anni ’70: "garbage in, garbage out". Perciò, ho deciso di prendermi il mio tempo. E ho da poco finito uno dei romanzi più appassionanti (almeno nella mia opinione) degli ultimi cinque anni. E’ molto difficile che un libro riesca a catturarmi in modo tale da diventare quasi una droga. Di solito mi succede col fantasy, che per me è una droga a tutti gli effetti. Il petalo cremisi e il bianco di Michel Faber, invece, è un romanzo storico. Ma forse è riduttivo definirlo così. Si tratta di un romanzo vittoriano scritto nel ventunesimo secolo. Procede come un romanzo vittoriano, ha i modi e i personaggi del romanzo vittoriano. Ma ha uno stile che si impadronisce della mente del lettore da pagina 10 a pagina 984. Da pagina 1 a pagina 10 ti chiedi cosa diavolo è questo oggetto e che razza di stile ha deciso di usare lo scrittore. Il petalo cremisi e il bianco (titolo ingiustificato fino alle ultimissime pagine) è la storia dell’ascesa e della caduta di Sugar, prostituta giovanissima che si sottomette volentieri a qualsiasi tipo di perversione e umiliazione sessuale, e della sua relazione con l’uomo dell’alta borghesia londinese che la prende sotto la sua ala come amante. Dal fetore delle strade all’odore di sesso del bordello, dalla garçonniere messa in piedi dall’amante alla promozione a ruolo di "istitutrice della figlia" fino alla fuga nel mondo esterno, Sugar interagisce con un girotondo di personaggi ambigui e affascinanti. Come William Rackham, il suo "salvatore" e la moglie pazza Agnes. Come Henry Rackham, fratello pio e devoto di William e la sua musa Miss Emmeline Fox. Come le puttane e le tenutarie dei bordelli di Londra, che ruotano attorno a tutta la storia. Una storia ossessionante, che non ti fa posare il libro anche se pesa tra le mani. "Meglio del sesso", ha detto qualche critico sul retro di copertina. Magari no, però è indubbio che la scrittura di Faber ha le qualità avvolgenti e capaci di stordire di un vero e proprio richiamo sessuale.

3 risposte a “SI PUO’ FARE SESSO CON UN LIBRO? IO SI’.”

  1. Ecco bravo! Mi hai fatto venire voglia… cos’hai capito? Di leggere il libro ovviamente… un abbraccione, sempre in attesa di tempi migliori.

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