– Non ne hai il coraggio.
– Vuoi vedere?
La tiene ferma contro il muro, lei non reagisce. Lo guarda con un sorriso negli occhi. Si butta contro di lei, come per darle una testata. La bacia a bocca aperta, con imprecisa avidità. Dieci secondi. Lei lo respinge e lo attira a sé nello stesso tempo. Quindici. Si staccano. Lei si pulisce la bocca col dorso della mano.
– Almeno dovresti imparare a non sbavare.
Lui guarda in basso, striscia i piedi sul terriccio. Poi prende lo zaino e se ne va, senza una parola.
Lei inclina la testa, come a studiare il prossimo. E’ più magro, e porta anche gli occhiali. Che palle, pensa. Tutti a me toccano.
Gli fa un cenno col capo. Il ragazzo si avvicina. Merda, ha anche un brufolo sullo zigomo.
– Ti sei inchiodato lì? Datti una mossa, no?
Lui non sa neanche dove mettere le mani. Lei guarda verso il cielo.
Pazienza: ancora due minuti e l’intervallo finisce.