NANNI SALVACI TU!

Ho preferito tener duro fino a oggi, su questo balletto del "Nanni sì Nanni no" intorno al nostro Festival di Torino. Ora però abbiamo passato il limite. Sul quotidiano cittadino, ripetuti inviti a non incorrere nella solita, torinesissima, sindrome di Tafazzi. Nanni Moretti ha detto no giustamente al nostro Festival. Perché sa benissimo che è meglio evitare di impantanarsi nelle nostre beghe e nelle nostre "questioni di metodo" (come elegantemente le chiama lui). Ora tutta la colpa è del barone Rondolino e dei suoi sgherri Turigliatto e Vallan che hanno osato "schierarsi" con l’Associazione Cinema Giovani. Ma forse le cose non sono così semplici. Al di là dei rancori evidentemente più personali che politici che stanno alla base del problema (vedi anche le dimissioni di Barbera e l’amarezza di Steve Della Casa), c’è secondo me un equivoco di fondo. D’accordo, Nanni Moretti (come peraltro anche Dario Argento) è un regista notissimo che ama sinceramente il nostro festival (un festival totalmente per gli spettatori e degli spettatori) e farebbe di tutto per "rilanciarlo". Ma siamo sicuri che debba essere "rilanciato", almeno nei termini in cui sembrava dovesse esserlo? Non è che per una festa mediatica a Veltronia adesso dobbiamo puntare tutti sul tappeto rosso? Cos’è quest’ansia di apparire a tutti i costi? Non sarà che (da entrambe le parti, per carità) stanno confondendo un festival di cinema con una passerella nazional-politico-cultural-mediatica? Sentieri Selvaggi, che in questi giorni di festa è stato in blackout tecnico per un po’, torna on line riassumendo la questione in modo illuminante. Leggete, perché i ragazzi di Sentieri Selvaggi (che magari hanno anche 60 anni ma per me restano sempre "i ragazzi") hanno il dono di sapersi porre le domande giuste

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3 risposte a “NANNI SALVACI TU!”

  1. credevo di essere l’unica “voce fuori dal coro”…

    Buon 2007 anche a te, con la speranza che metta sempre davanti agli occhi le domande giuste da farsi!

    a presto

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