L’ODORE DI VIA MADAMA CRISTINA

Prendi ad esempio via Madama Cristina. La imbocchi, passi l’incrocio, eviti le rotaie. C’è quell’odore pungente di scappamento. Quell’odore che ha il suo picco tra le 17 e le 19. Eppure, arrivato al civico 22, cominci a sentire odore di biscotti. Inspiri, trattieni (per evitare di respirare gli scappamenti), espiri quando non ce la fai più. Intanto arrivi all’incrocio dopo, ti fermi per dare la precedenza. Odore di legno d’ulivo appena tagliato, penetrante. Chiudi gli occhi. Riparti. Nell’ordine: odore di cuoio conciato, odore di inchiostro su pagine fresche di stampa, odore di carne arrostita, odore di erba bagnata, odore di vernice, odore di disinfettante. L’odore dell’ospedale che ti attende, in agguato in piazza Carducci. Via Madama Cristina: una mappa olfattiva da percorrere ad occhi chiusi, isolando gli odori dal tappeto di smog. La vista è sicuramente sopravvalutata, a volte è meglio lasciarsi guidare da un senso più istintivo. Peccato che in motorino non è il caso. L’olfatto non ti avverte di quelli che non danno la precedenza

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5 risposte a “L’ODORE DI VIA MADAMA CRISTINA”

  1. veramente notevole…. prima del teatro colosseo c’è anche odore di pizza e farinata… (buonissimo il posto in cui le preparano!)

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