IL FASCINO PERVERSO DEL CONSUMISMO

Un po’ di consumismo selvaggio. Perché il Natale è anche questo. Hai l’ottimo proposito di regalare qualcosa solo ai parenti stretti (leggi genitori, moglie e affini). Devi comunque infilarti nel marasma generale. E quindi, ecco un po’ di suggerimenti / idee / moniti, basati su dove ho messo il naso io per prendere un po’ di regali, per quanto è possibile fuori dai normali circuiti. Il primo posto è il Polar Outlet – il paradiso dei freddolosi. I vecchi sono sistemati. Ci trovi di tutto per il papà, la mamma, la nonna, il nonno e – perché no – ci trovi anche qualcosa per te. Già i prezzi non sono alti, per di più ti fanno una tessera che sconta ulteriormente del 20%. Buono! Altro posto intrigante è il Balon, dove puoi trovare quelle simpatiche minchiate tipo i Super 8 porno (da regalare a chi ha il proiettore Super 8) o le bambole nude e senza un arto (da regalare agli amici serial killer) o i chilum in marmo di carrara (da regalare agli amici drogati ma fini). Per le golosità (visto che anche i chili vogliono la loro parte) suggerisco qualche bel bazar equo e solidale come Mondo Nuovo, che ne ha un po’ per tutti i gusti… Poi, beh, c’è sempre la mitica FNAC, frequentatissima in pausa pranzo e ottima per ogni sorta di gadget elettronico o per i DVD. Per quanto, la nuovissima Feltrinelli, nata da poco dalle ceneri del Ricordi Mediastore, si candida a sbaragliare ogni libreria / negozio di musica e video della città: un vero paradiso per i lettori (dove, ahimè, lasciare una scia di euro dietro di sé). La cosa si esaurisce qui, salvo improvvise impennate della Stefi all’Ikea (è tornata con un borsone mentre scrivo). La Svezia purtroppo ha un fascino perverso su di lei. Come le renne.

Tag: , , , , , , ,

3 risposte a “IL FASCINO PERVERSO DEL CONSUMISMO”

  1. Ieri sono andata a comprare il regalo per mia padre alla Feltrinelli/Ricordi che c’è in Galleria Vittorio Emanuele a Milano, non ho trovato quello che cercavo ma sono uscita lo stesso con 20 Euro di spesa in libri ( sai, la tessera, i punit li azzerano… non puoi mica non lasciar andare quei 5 euro di sconto, no?)

  2. va un po’ a scapito delle vecchie librerie sotto casa, ma mi sa che il trend è quello… diventa più comodo consumare. Mi domando quando il modello sarà supersaturo che cosa succederà ancora! 🙂

    In fondo questi megastore li odio e li amo al tesmpo stesso

  3. Questi ibridi libreriamusic store spopolano. Sinceramente lo trovo bello. Nell’era in cui resistono solo abbigliamento e Doner Kebab, vedere sorgere una nuova Feltrinelli fa sperare.

I commenti sono chiusi.