GOOGLARE GLI AMICI, CHE SODDISFAZIONE

Ogni tanto mi prende lo sclero di cercare sul web persone del mio passato di cui francamente ricordo poco o nulla. A volte mi prende un flash, un volto, una frase… si tratta di solito di compagni di scuola, ovviamente, o di quelli che mia madre definiva "gli amici del cortile" (che poi non avevamo il cortile, in realtà giocavamo in strada, cosa che adesso a quanto pare non esiste proprio, ma non voglio divagare). In linea di massima le persone che hanno popolato la mia vita dal liceo in avanti le sento o le vedo magari sporadicamente quasi tutte. La stessa cosa non posso dirla per le persone che ho frequentato dal 1975 al 1985. Cioè, c’è un buco pazzesco: il vuoto! La cosa mi inquieta. Non mi sembra normale. Ricordo di aver fatto, all’incirca dieci anni fa, una cosiddetta "rimpatriata" con dei compagni delle elementari. Ecco: non è questo quello che cerco. Probabilmente quelle persone devono rimanere lontane, nella memoria, per evitare a me stesso di confrontarmi con la vecchiaia incipiente e deprimermi. Però ci sono alcuni nomi, alcuni volti, che vorrei ritrovare. Allora li cerco su Internet. Così scopro che Andrea Roncaglione è diventato autore di teatro (sempre che sia lui: se mi leggi, contattami). Che Michela Albarello traduce testi zapatisti. Che Sabrina Lamparelli lavora all’Università (a un tiro di schioppo, in pratica). Tanto per limitarsi a conoscenze del biennio 1984/85. Però è difficile…. e nello stesso tempo molto divertente e curioso. Va beh, ho cazzeggiato abbastanza. Ciao.