FANTAPOLITICA NELLA TUA MAIL

Questo bel pezzo di fantapolitica (poco fanta e molto politica) mi è piaciuto un casino! Non so a chi accreditarlo, mi è arrivato via mail dalla mailing list di Eymerich

Milano, 5 dicembre 2003: Cesare Previti viene condannato a una pesante pena detentiva per corruzione. Non gli vengono riconosciute attenuanti nè gli viene concessa la condizionale.

Roma, 9 Dicembre 2003: La Corte Costituzionale riconosce illegittimo il Lodo Schifani e riparte il processo a Berlusconi per il Lodo Mondadori, sospeso sei mesi prima.

Matera, 12 Dicembre 2003: con la fine delle ultime prospezioni geologiche si ha la stima definitiva dell’entità dei giacimenti di greggio lucani: viene confermata la prima stima del 1996, che ammontava a circa metà dei giacimenti petroliferi iracheni. (NdA: la stima del 1996 NON E’ un valore inventato, è vero)

Roma, 25 Dicembre 2003: quattro potenti bombe, collocate in punti diversi, esplodono in successione nel giro di alcuni secondi nella basilica di San Pietro durante la S.Messa, uccidendo 29 persone e ferendone altre trecento. Presa dal panico, la folla impazzisce e si riversa sulle uscite. Nella calca muoiono schiacciate o calpestate altre 160 persone, per lo più anziani. L’attentato viene rivendicato da Al Qaeda.

Roma, 26 Dicembre 2003, sera: il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in un drammatico appello televisivo, invoca l’unità nazionale e l’aiuto degli alleati europei e americani e dell’ONU per combattere il terrorismo in Italia, stigmatizzando ancora una volta l’uso politico della giustizia contro di lui e il suo partito e accusando frange di no-global e di Rifondazione Comunista di contiguità ideologica con il terrorismo. Le repliche indignate dei diretti accusati si perdono nei TG fra le immagini dei corpi straziati e le scene di dolore dei vivi.

Washington, 30 Dicembre 2003: il Presidente G.W. Bush annuncia che metterà a disposizione del governo italiano una task-force di esperti di antiterrorismo e firma un trattato di fornitura militare straordinaria con l’Italia per il potenziamento e l’ammodernamento delle forze armate italiane.

Roma, 31 Dicembre 2003: Il governo italiano annuncia misure di sicurezza straordinarie per fare fronte all’emergenza terrorismo: la lotta agli immigrati clandestini diventa una priorità di sicurezza nazionale. Le unità della marina americana collaboreranno con quelle italiane nel pattugliamento delle acque internazionali del mediterraneo centro-orientale. Dopo alcune febbrili consultazioni con i partner europei, l’italia sospende temporaneamente l’applicazione del Trattato di Schengen sulla libera circolazione delle persone in Europa. Tutti i membri UE si dichiarano estremamente preoccupati per la situazione italiana e auspicano una risoluzione rapida della crisi.

Italia, primi giorni del 2004: le opposizioni denunciano uno stato di pericolo per la democrazia in italia, accusando il premier Berlusconi e il segretario della Lega Nord Umberto Bossi di stare precipitando il paese, coscientemente, in una dittatura sudamericana. Forza Italia, la Lega e tutta la maggioranza reagiscono furiosamente a queste dichiarazioni, accusando a loro volta le sinistre di usare coscientemente il terrorismo come strumento di lotta politica. Scontri sanguinosi in molte città fra forze dell’ordine e dimostranti, quando i centri sociali vengono chiusi e sgomberati d’autorità per motivi di ordine pubblico. I media trasmettono immagini di poliziotti picchiati e uccisi. Di edifici distrutti o gravemente danneggiati dai dimostranti. Delle dichiarazioni dell’opposizione, vengono trasmesse soprattutto le parti riguardanti la condanna del governo e le accuse di attentato alle libertà democratiche, tagliando le condanne al terrorismo e alla violenza. Il segretario della Margherita, Francesco Rutelli, è messo in minoranza nel suo stesso partito su una mozione da lui presentata sulla necessità di varare un governo di unità nazionale per l’estrema gravità della situazione.

Milano, 15 Gennaio 2004: il processo per il Lodo Mondadori, che vede il premier Berlusconi imputato per corruzione, si conclude con una condanna: le opposizioni esigono le dimissioni immediate del premier, ma Berlusconi – e con lui tutta Forza Italia – reagisce con estrema indignazione denunciando un golpe dei comunisti per prendere il potere in italia. I media italiani danno grande risalto agli argomenti del premier e ampio spazio alle parole degli esponenti della maggioranza.

Roma, 16 Gennaio 2004: durante una manifestazione di protesta organizzata dall’opposizione per chiedere le dimissioni del premier Berlusconi si verificano degli scontri di piazza fra manifestanti e forze dell’ordine: quattro poliziotti perdono la vita. In seguito a questi fatti il consigliere americano del questore di Roma ordina alle forze antiterrorismo organizzate da appena un mese di entrare in azione: i manifestanti vengono caricati e dispersi. Undici no-global vengono feriti gravemente e quarantaquattro arrestati con l’accusa di terrorismo, compreso il leader del movimento Agnoletto, che viene tradotto nella base di Guantanamo. Francesco Rutelli, appoggiato da un piccolo gruppo di parlamentari secessionisti della Margherita, si dichiara a favore di un governo di emergenza con poteri speciali ed assicura il supporto parlamentare al governo Berlusconi "in quest’ora drammatica per l’Italia". Tutte le televisioni parlano ormai apertamente (?) di situazione critica e di serio rischio per la democrazia in italia.

Italia, 17 Gennaio 2004: Manifestazioni spontanee dell’opposizione in tutte le grandi città, con partecipazione di settori della società civile, per denunciare pubblicamente il governo Berlusconi come dittatoriale, violento e asservito agli interessi americani. Con gli stessi toni apocalittici, amplificati da tutti i media, il governo risponde gridando al golpe dei comunisti e annunciando la messa fuorilegge dell’opposizione: i Carabinieri ricevono l’ordine di arrestare i principali leader della sinistra. Alcuni reparti, per la prima volta nella storia dell’arma, si rifiutano di obbedire. L’intervento dei carabinieri provoca il precipitare della situazione: privati cittadini reagiscono ostacolando o impedendo gli arresti, intralciando l’operato delle forze dell’ordine: in alcuni casi senza conseguenze, ma più spesso con il risultato di essere arrestati ed incriminati a loro volta.

Roma, 18 Gennaio 2004: Il Presidente del consiglio Berlusconi, preso atto della inaffidabilità (cit. "dell’ignobile e vile tradimento di coloro che si proclamavano "usi ad obbedir tacendo") dei carabinieri e delle normali forze di polizia, fa appello a tutti i patrioti italiani chiamandoli a difendere la sacralità delle istituzioni: nascono spontaneamente, soprattutto in Sicilia, Campania, Puglia e nelle regioni del Sud, "gruppi d’azione patriottica", che ricevono rapidamente armamenti, inquadramento e organizzazione dalle forze speciali antiterrorismo e dai consiglieri americani. In molti casi questi gruppi di patrioti sono già armati: alcuni di essi assaltano caserme e stazioni di polizia e ne assumono il controllo "in nome dell’Italia e del governo di tutti gli Italiani".

Bruxelles, 18-19-20 Gennaio 2004: il parlamento europeo riunito in seduta straordinaria vota all’unanimità un documento di condanna del governo italiano e la richiesta di rilasciare gli esponenti dell’opposizione arrestati. La proposta di trasformare la richiesta in ultimatum viene però bocciata in extremis. Il governo Berlusconi rifiuta recisamente la richiesta definendola "una ingerenza unilaterale negli affari di uno stato sovrano", minimizza la situazione italiana definendola "una temporanea instabilità" e accusando la Francia e la Germania di spingere dietro le quinte per creare tensioni e provocare l’uscita dell’Italia dalla Comunità Europea. L’ONU propone l’invio di osservatori internazionali, ma la proposta viene bocciata.

Roma, 24 Gennaio 2004: Buona parte dell’opposizione è ormai entrata in clandestinità. Moltissimi dei vecchi quadri di partito dei DS collaborano più o meno volontariamente con il governo di unità nazionale (il governo Berlusconi allargato all’opposizione "legale" del paese, cioè la frazione minoritaria della Margherita guidata da Francesco Rutelli). Massimo D’Alema è detenuto in carcere, Fausto Bertinotti è riuscito a fuggire in Svizzera prima che il cerchio gli si chiudesse intorno. Il governo dà mandato ai gruppi di patrioti italiani di sorvegliare l’operato delle forze dell’ordine e la fedeltà dell’esercito alla Repubblica. Viene firmato un accordo con il governo americano per l’invio di ulteriori aiuti militari.

Milano, 6 Febbraio 2004: Le residue forze di opposizione che credono ancora nella possibilità di un dialogo aperto con il governo organizzano una marcia pacifica di protesta. Il percorso della marcia (non autorizzata, anzi espressamente proibita e bollata come "una provocazione criminale, una apologia del terrorismo") prevede il passaggio del corteo davanti alle macerie del centro sociale Leoncavallo, raso al suolo dai bulldozer tre settimane prima. Quando il corteo, composto di cittadini a viso scoperto, silenziosi e con le mani aperte e alzate in alto in segno di resa arriva a trecento metri dal luogo del fu centro sociale, un gruppo di patrioti italiani, armati, carica i manifestanti. L’esercito, per difendere i patrioti, "spara in aria" uccidendo 26 persone. Dopo questo episodio di violenza, provocato da elementi irriducibili dell’opposizione comunista (parole dei telegiornali), il governo inizia l’arresto sistematico di tutti i militanti.

Gorizia, 10 Febbraio 2004: Le Brigate Rosse assaltano in forze l’arsenale militare della locale base dell’esercito italiano, portando via armi leggere e pesanti, esplosivi, munizioni, mine antiuomo e molto altro materiale: è la prima azione militare mai compiuta dalle BR contro obiettivi non politici. Il gesto viene denunciato dal governo Berlusconi come la prova provata che è in atto nel paese una insurrezione armata: la UE denuncia le violazioni dei diritti civili perpetrate in Italia e i massacri perpetrati dalle forze governative.

New York, 15 Febbraio 2004: L’ONU riunito in seduta plenaria vota all’unanimità una dura risoluzione di condanna all’Italia per le ripetute violazioni dei diritti civili. Vota inoltre l’invio di corpi di caschi blu nelle zone più calde. Gli Stati Uniti pongono il veto al provvedimento di invio dei caschi blu bollandolo come "intralcio nella lotta contro il terrorismo".

Washington, 8 Agosto 2004: E’ stato siglato oggi, dal Presidente della Repubblica Italiana Silvio Berlusconi e dal Presidente G.W. Bush l’accordo di cooperazione economico-militare che metterà la parola fine al terrorismo in Italia: con esso gli Stati Uniti si impegnano a fornire al governo italiano elicotteri, mezzi speciali ed equipaggiamento antiguerriglia nonchè assistenza ed addestramento alle truppe in cambio della concessione decennale e rinnovabile dei diritti di sfruttamento dei bacini petroliferi lucani a favore della AMOCO. Il presidente del Consiglio italiano, Antonio Bagarella, ha espresso la massima soddisfazione per questo accordo, che rappresenta la soluzione definitiva al problema del terrorismo in Italia. Il ministro del Lavoro Rutelli ha auspicato la positiva conclusione di altri accordi come questo, ancora in fase di definizione, per ridare fiato alla disastrata economia del paese, piegata dai colpi del terrore comunista.