Grazie a Lorenzo che mi ha mandato questo stralcio dalla rubrica di Gabriele Romagnoli su Repubblica. A volte capita di identificarsi così intensamente con un testo da volerlo conservare a futura memoria… Il brano è da Mammiferi, di Pierre Mérot, che a questo punto dovrò leggere.
"Se continuate così, la vostra vita non sarà stata che un urlo fra due abissi. Eppure, vi capita di essere felici. […] E’ una sera di giugno, il cielo è blu e rosa. Scendete lungo la strada, con la vostra libertà, anche se è magra e insoddisfacente. Siete voi che l’avete conquistata, e contro quelli che vi sembravano invincibili. Le insegne luminose palpitano, i palazzi sono là, è tutta la vita, ed è a vostra disposizione. Non avete mai costretto né disprezzato nessuno in nome di valori stupidi e mortiferi. Siete vivi. Guardate gli edifici rosati. Un giorno, non li vedrete più. Ma oggi è a voi, e a voi soli, che è concesso ammirare questo tesoro singolare e provvisorio. La strada è un fiume di avventure urbane. L’aria è calda e fraterna. Il mondo non è del tutto ostile. Qualcuno vi dà una pacca sulla spalla. I padroni dei bar vi salutano […] Dietro le risate, i giochi sono fatti. I tempi sono mediocri. Più i tempi sono mediocri, più l’insoddisfazione è immensa. Cuori solitari battono in silenzio, fianco a fianco, in un’ira contenuta o ancora inconsapevole. Lo scoppio è imminente".
PRINCIPE MEZZO SANGUE: IL TEASER
La novità del momento: è finalmente venuto fuori ufficialmente il titolo del sesto libro di Harry Potter (confermato da JKR sul suo sito ufficiale): "Harry Potter and the Half Blood Prince" (fonte: HPANA). Hmmm… lascia grande spazio all’immaginazione! Chi sarà questo misterioso principe mezzosangue? Brrrr…
IL MISTERO DI JT LEROY
Sono scarso come scattista ma infaticabile come maratoneta della lettura. Sarà più di un anno che volevo leggere Ingannevole è il cuore più di ogni cosa di JT Leroy, e finalmente ci sono riuscito (comprato e divorato nel giro di 48 ore). L’ultimo capitolo l’ho letto sul cesso stamattina e devo dire che mi ha sistemato a dovere per la giornata, lasciandomi quella nausea che fa tanto mal di vivere occidentale. Comunque, ho scoperto solo dopo che JT Leroy è visto come il "fenomeno della nuova letteratura americana", che è amico di Gus Van Sant, di Asia Argento (vabbè questo lo sapevo, dato che lei ha tratto il suo ultimo film proprio da questo libro), di Courtney Love, di Tom Waits, di Suzanne Vega, di Bono, di Chuck Palahniuk, insomma è amico di tutti. In effetti ti viene in mente che una storia così acida di pedofilia, S/M estremo, automutilazioni, prostituzione, transgender e tutte le droghe possibili e immaginabili sia un po’, come dire, costruita. Poi invece pare che il tapino sia realmente un ragazzo di vita dall’età di cinque anni, violentato e brutalizzato da tutti i fidanzati della mamma tossica. E la cosa imbarazzante è che il libro ti fa star male (è indubbio) ma è scritto con uno stile assurdo, bellissimo, molto aggraziato e assolutamente immaginifico. Insomma, la storia di uno che si è fatto un bel giro di 8 anni all’inferno e ne è uscito con lo stesso candore con cui ci è entrato. Per curiosità mi sono iscritto alla mailing list dell’autore, tanto per conoscerlo un po’ di più. Sicuramente Fazi Editore ha avuto l’occhio lungo a pubblicare Leroy. La sensazione che mi ha dato è un po’ la stessa di quando ho letto per la prima volta Altri libertini di Pier Vittorio Tondelli. E ho detto tutto.
