I migliori cosa? Niente, il solito. I libri che fortunosamente son riuscito a leggere, i film che clandestinamente sono riuscito a vedere, la musica e le serie televisive che hanno accompagnato la mia vita attiva e quella spalmato sul divano (il mio negotium e il mio otium ahahahah se non faccio sfoggio di cultura qua, dove altro?)… Non prendetela come una lista “il meglio dell’anno” perché questo presupporrebbe che io in effetti riesca (cosa improbabilissima) a vedere più di 10 film, leggere più di 10 libri contando anche i graphic novel o assimilare più di 10 album nuovi in un anno. Però di una cosa vi posso assicurare: quello che riporto qui è roba che a me è veramente piaciuta, altrimenti non ve lo direi. Quindi, se vi fidate un minimo del word of mouth, ecco qua.
Partiamo subito dal lato letterario: i libri che ho letto con maggior piacere. Non è tutta roba recente, è ovvio. Tante volte recupero roba che sta sul comodino da secoli. Prevalentemente stiamo sul fumetto o illustrazione di qualità. Ma ci sono due fiumi di parole che mi hanno trascinato nel 2015: una è l’esplorazione sul cristianesimo delle origini di Carrère e l’altro, più easy per l’estate, la tetralogia di Stroud (un recuperone fantasy veramente di pregio).
- Il regno (Emanuel Carrère)
- Golem (LRNZ)
- L’estranea (Patrick McGrath)
- Dimentica il mio nome (Zerocalcare)
- Dirk Gently, Agenzia investigativa olistica (Douglas Adams)
- Lost in translation (Ella Frances Sanders)
- La tetralogia di Bartimeus (Jonathan Stroud)
- La grande guerra (Joe Sacco)
- Telegraph Avenue (Michael Chabon)
- Siete solo invidiosi del mio zaino a razzo (Tom Gauld)


Da quando la Creatura riempie le nostre giornate, anche le vacanze devono contemplare le sue esigenze. Da qui la pensione completa in riviera adriatica. Non mi nascondo dietro a un dito: è verissimo che in Romagna c’è una cultura della famiglia e del bambino che fa spavento per quanto è efficiente, ma il punto vero è che per noi adulti ormai la vacanza consiste nel non dover possibilmente fare un cazzo a parte controllare che l’erede non affoghi. E dunque. Dieci giorni contati di mare in un posto così (di più no, ché i prezzi sono un po’ alti) fanno veramente la differenza in termini di relax. Purtroppo c’è un rovescio della medaglia. Come ce l’hai tu questa idea balzana di scialarti sulla spiaggia con la birra in mano, ce l’hanno anche altri 60 milioni di italiani. E se ti guardi intorno tra gli ombrelloni, o ai tavoli vicino, ci sono loro. Gli italiani veri, quelli che di solito vedi solo in TV.