Ieri si sono conclusi i Webdays. Interventi tra il filosofico e il pratico, dibattito nella norma, momenti di grande interesse, momenti di simpatico cazzeggio con i soliti noti che affollano la manifestazione torinese. Quest’anno non c’erano le toilette, il che ha creato più di un problema ai visitatori. Ma per il resto, tutto ok. Molto ok per me, che mi sono visto consegnare il primo premio del concorso fotografico abbinato (la foto è sul photoblog dei Webdays)! Mi hanno anche fatto a sorpresa la fatidica domanda "Desidera dire qualcosa?" alla quale, se solo avessi avuto maggiore presenza di spirito, avrei potuto rispondere ciò che da sempre desidero dire di fronte ad un pubblico, e cioè "Sì, desidero rivolgere il mio appello ai potenti della terra per la pace nel mondo, la cancellazione del debito e l’amore universale". La frase sarebbe stata accompagnata da un grazioso cenno della mano destra (quel saluto "svita lampadina" che accomuna le miss di tutto il mondo). Invece ho detto solo "Grazie" e ho stretto virilmente un paio di mani. Ma il bello è venuto dopo, seduti in piazza Emanuele Filiberto con Stefi, Sergio, Stefania, Axell, Enrico, Pino, Antonio e Mr. Focaccina. Una bella serata annaffiata da barbera, grignolino, porto, san simone e vin brulé. Peccato per la nota stonata (perché in CasaIzzo non ci può essere positività se non è accompagnata da un pizzico di sfiga): la truffa dal benzinaio. Attenzione, perché questo, mi sa, è il nuovo trend dei loschi malviventi sabaudi: immaginate di recarvi, col serbatoio vuoto, in uno di quei distributori aperti 24 ore al dì. Vi fermate dalla parte della pompa n. 3 e scendete per inserire 20 euro nella macchinetta. Intanto un losco malvivente sabaudo, situato con la sua Golf elaborata accanto a voi (pompa n. 2) armeggia con i tubi e le pistole. Voi tornate al vostro serbatoio, afferrate la pistola e cominciate a mettere benzina. Notate che anche il losco mette benzina nella Golf. Imprecate quando la vostra pompa smette improvvisamente di erogare, dopo un massimo di 5 o 6 litri. Intanto il losco continua a mettere benzina. Cercate di capire cosa sta succedendo, e intanto il losco rientra in macchina e sgomma via. Improvvisamente realizzate che il losco ha invertito le due pistole (la n. 2 e la n. 3) in modo da inserire nel serbatoio della sua loschissima Golf i vostri 20 euro, lasciando a voi i pochi spiccioli rimasti nell’altra pompa (che lui aveva evidentemente già sfruttato). Bella storia, eh? Fateci caso, quando una Golf vi si accosta quando dovete fare benzina. La prossima volta potrebbe toccare a voi…
HAPPY ANNIVERSARY
Tre anni fa, a quest’ora, eravamo nel pieno della festa. Un po’ sudati dentro abiti poco comuni, anche se fondamentalmente molto country. Tre anni fa il punto di arrivo di un percorso già di suo lungo dieci anni e il punto di partenza per un viaggio tutto nuovo. Ogni tanto conviene fermarsi ad una stazione, immagino. Tre anni fa era tutto bellissimo, in fondo. Anche se per organizzare un matrimonio si sputa un po’ di sangue. E adesso è ancora tutto bellissimo, per quanto la vita non riservi sempre buone sorprese. Poi uno si ferma anche a pensare come fanno due persone normali, né belle né brutte, né povere né ricche, né giovani né vecchie ad alimentare ogni giorno questo interesse reciproco. Non lo so, non me lo chiedo nemmeno più. Sarà che restiamo sempre un mistero. Sarà che parliamo. Sarà che ridiamo e piangiamo. Sarà che cerchiamo di essere presenti. E comunque siamo presi bene. 🙂
IL CAOS, L’ENTROPIA E LE BUSTE DI PLASTICA
Dopo sei anni trascorsi nella stessa casa, e tenendo presente che il caos, come l’universo, si espande, è ormai chiaro che le soluzioni di arredamento adottate nel 1999 non sono più sufficienti. Scatta quindi in CasaIzzo l’operazione "Ikea Shock". Né io né Stefi apparteniamo a quell’Italia felice e senza problemi che dipinge il nostro presidente del consiglio, ed è quindi chiaro che il nostro nido d’amore è popolato di mobili svedesi a poco prezzo. Il che ovviamente rende la nostra casa identica a mille altre case in una globalizzazione del gusto che per fortuna, una volta tanto, almeno non è americana. In ogni caso, noi ce ne fottiamo, e cominciamo a mettere su carta le varie esigenze ormai non più trascurabili.
Cucina: le ante che nascondono il caos non bastano più. Occorrono un pensile nuovo e/o una serie di mensole (da dove le cose potranno cadere e rompersi facilitando così il normale ciclo negozio-casa-cantina-spazzatura che è proprio di ogni abitazione che si rispetti).
Bagno: mensole, mensole, mensole! Occorre riempire ogni spazio possibile, specialmente in verticale. Mi domando sempre perché fanno i soffitti più alti di 2 metri quando non servono assolutamente a nulla: sarebbe più sano fare le stanze più ampie… o no?
Camera da letto: urge una nuova anta del mitico guardaroba Askedal (quello blu dell’Ikea). Il motivo? Stefi – che non crede nel ciclo negozio-casa-cantina-spazzatura – ha bisogno di più spazio per riporre i suoi vestiti… anche quelli fuori moda o che non le entrano più. Con la nostra fortuna di sicuro non lo fanno più (ma siete pregati di non confermare brutalmente con un commento al post questa sensazione).
Sala: tappeto nuovo antigatto, serie di mensole posizionate in modo ardito per contenere la mia collezione di DVD e soprattutto il divano angolare trasformabile in due letti che dovrebbe sostituire le simpatiche reti + materassi che da sei anni ci fanno da divani.
Ingresso: stanza relativamente enorme e ovviamente semivuota, dove posizionare una soluzione mista libreria+guardaroba che possa fungere da nascondiglio per il caos primigenio che tendenzialmente si riunisce proprio lì sotto forma di borse, scarpe, giacche, attrezzi da ginnastica polverosi, buste di carta e di plastica, posta, etc. Nessun mobile Ikea sembra rispondere all’esigenza specifica. Temiamo occorra preventivo su misura da parte del mobilificio "Tutto in bambù".
Ora non resta che fare i conti e scegliere quale stanza privilegiare… suggerimenti?
