CASTOLDI, MURPHY E CLAYPOOL

I Bluvertigo live gratis a Nichelino. Suona come una di quelle cose che non ti puoi perdere. Anche se ti viene un po’ la tristezza per l’associazione dei tre concetti (Bluvertigo, gratis e soprattutto Nichelino). Comunque si va. Perché i propri 20 anni fanno sempre nostalgia e perché Morgan è sempre stato un gran simpaticone.

Concerto tecnicamente un po’ da schifo (problemi di audio a go go) ma emozionalmente molto bello. I Bluvertigo hanno scelto la strada caciarona dei “quattro amici che si ritrovano per suonare e non gliene frega un cazzo”. Uno se li aspetta un po’ perfettini e loro arrivano come niente al noise e al free jazz sempre con un aplomb e un’ironia perfetti.

Il cortocircuito arriva quando fanno Always crashing in the same car (il mio pezzo preferito dal mio album preferito di Bowie). Morgan canta Bowie come Peter Murphy e suona il basso come Les Claypool. Questa cosa del basso si vede che lo diverte un casino perché la rifà a più riprese per la gioia di tutti. Un po’ come dire son cresciuto, mi è venuto il vocione e mi diverto a pestare sulle corde…

Divertente. Spero adesso che esca un album di inediti. Così, per sentire.

VOGLIO UNA DOSE DI DROGA BINAURALE

Oggi ne parlano tutti. Purtroppo ne parlano per smentire la faccenda. Cioè, pare che sia una bufala che ci sono le droghe sonore in MP3. Peccato, perché se ci fossero state io le avrei prese subito! Vuoi mettere? E invece I-Doser, il trashissimo sito che vende le “dosi” di peyote, fumo, cocaina & C. in formato audio (notare la tipa in testata che dice “Mi ha fatto sentire come un distacco dal mio corpo”, un testimonial degno delle pagine di annunci della Same-Govj) è un semplice punto vendita di stimolatori di onde cerebrali.

Voglio dire, roba che se fai yoga da un po’ e procedi nel mormorare sempre lo stesso mantra (suggerisco sempre “āsato mā sat gamayā / tamaso mā jyotir gamayā / mrityor-mā āmritam gamayā / om śānti śānti śānti”) ci arrivi da solo allo sballo. E poi è da anni che per queste faccende io uso BrainWave Generator! Se volete sballare di brutto chiedete pure a me. Io le dosi non le taglio con musica new age o buddha bar in sottofondo. Io vi propino direttamente le frequenze più bastarde per le vostre onde alpha

Che poi, seriamente: è molto difficile che questi file sonori facciano l’effetto delle droghe. Certo, ci sono alcune frequenze che favoriscono il rilassamento, altre il sonno, altre ancora la concentrazione. Al limite possono anche favorire stati di autoipnosi (ma bisogna già essere predisposti alla meditazione). Di sicuro non ce n’è una che provochi orgasmi come promette la sexy testimonial di I-Doser, altrimenti ce l’avrei costantemente negli auricolari. In autoradio no, che potrebbe provocare incidenti.

Una cosa vera nel delirio di sensazionalismo di oggi c’è. Qualcuno si ascolta queste cose mentre si fuma l’impossibile. Ma non vedo la notizia. Non vedo il problema. In fondo è un po’ come ascoltare un live dei Grateful Dead facendosi i cannoni. Il vero problema è che qualcuno si faccia pagare per lo scaricamento dei file. Se non sono stato troppo chiaro, perdonatemi. Questo post è stato scritto durante l’ascolto della traccia “Self-Hypnosis / Complex Frequency“. Un po’ Terry Riley e un po’ sirena di ambulanza.

I LOVE SHOPPING IN PAUSA PRANZO

Io non devo dirigermi in negozi Tim o Vodafone per chiedere lumi sul nuovo iPhone. Io non devo dirigermi in negozi Tim o Vodafone per chiedere lumi sul nuovo iPhone. Io non devo dirigermi in negozi Tim o Vodafone per chiedere lumi sul nuovo iPhone. Io non devo dirigermi in negozi Tim o Vodaf… Oh scusate, eravate qui? Stavo terminando di scrivere cento volte il mio mantra del giorno. Tutti ne parlano da ieri. Io non ne vorrei parlare. Ma devo. Siccome gli europei di calcio io li schifo (a quanto pare poi non mi perdo nulla), ho passato la serata di ieri a cazzeggiare su questo sito.

E ditemi che non vi fa venire la voglia, su! Io non sono proprio il tipico tecnofolle, ci penso anche dei mesi prima di acquistare qualcosa di costoso tipo – che so – un portatile, una fotocamera, una console videoludica o simili. Da vero capricorno, la domanda che mi pongo sempre è “ti serve sul serio o è solo una minchiata per gratificare il tuo ego sconfortato dal logorio della vita moderna?”… Di solito mi rispondo che non mi serve, finché un qualche preesistente dispositivo risalente a 5 o 6 anni prima si rompe e da superfluo, l’acquisto diventa necessario.

Nel caso del nuovo iPhone 3G, a parte la vaga antipatia che mi procura la costrizione all’abbonamento biennale Tim/Vodafone, qualcuno ha avuto l’idea geniale di calare il prezzo a 199 $ (pia illusione pensare che qui possa costare 130 €, immagino). La leva del prezzo è fondamentale. Basta quello per convincermi all’acquisto. Non capisco però come mai nei siti Tim e Vodafone (debitamente linkati da Apple Italia) non si spenda nemmeno una riga sull’argomento.

Come ho già detto, però, devo evitare di sprecare la pausa pranzo in negozi Tim o Vodafone per chiedere lumi sul nuovo iPhone. Ma siccome il titolo del post è quello che è, e siccome mi trovavo in zona via Bogino, una puntatina da Comunardi e Rock & Folk ci poteva stare. Ne esco come sempre con qualche titolo degno di nota. BiogrAfrica, il cofanetto celebrativo 2 CD + 1 DVD dei mitici Africa Unite (uno dei miei gruppi italiani preferiti di sempre): qui si ripercorre la loro storia, tra alti e bassi, dub e roots. La lama sottile di Philip Pullman: dopo aver metabolizzato il primo volume di “Queste Oscure Materie” è ora finalmente di passare al secondo – la saga è valida e ricca di spunti. L’edizione italiana di Mr. Wiggles di Neil Swaab, la mia striscia preferita del momento (è l’orsetto pedofilo e drogato che esce sull’Internazionale). Io sono Legione di Nury e Cassaday (Marvel 100% Cult Comics): una graphic novel curiosa su esoterismo e Terzo Reich.

E adesso, chi ha più voglia di lavorare?