Ora che il concorso Blogday è concluso, posso finalmente dire che il post 1980-2010 che ho inserito lì era nato in un altro modo. Era nato come un racconto ambientato esclusivamente nel 1980. Poi ho notato la preghiera degli organizzatori di non essere troppo verbosi. Ho pensato a quanto può far sclerare le giurie dei concorsi leggersi due pagine di delirio puberale, e così ho preso le righe iniziali del mio racconto e le ho tramutate in un piccolo post quadripartito. Per quelli che sono interessati a leggere il racconto per intero, l’ho appena pubblicato sul sito… Titolo improvvisato (per chi coglie l’altissimo riferimento culturale) "Cosmic Dancer".
LO SMAU NON E’ NORMALE
Lo SMAU è folle. Non ci andavo da almeno 10 anni, ma dovevo vedere l’editor-in-chief di DVD Magazine. Conoscere di persona lui ovviamente è stata l’unica esperienza piacevole del pomeriggio. Perché arrivare a Milano in un giorno di Fiera, con lo sciopero dei mezzi e la penuria di biglietti per il parcheggio è da suicidio. Ma perché il Comune di Milano non può fare come tutte le città normali che hanno i parchimetri a monetina? No! Parcheggi, fai circa un paio di km a piedi per trovare un’edicola che non abbia esaurito i voucher, ritorni all’auto (che nel frattempo potrebbe benissimo essere già stata multata) e poi ti fiondi allo SMAU, fendendo la folla che si riversa fuori dai cancelli (sì perché mentre noi entravamo la gente normale usciva). Ma tant’è, ci dovevo stare solo un’oretta. Peccato che poi Marzia, una carissima amica milanese che non vediamo da secoli, ci ha tirato un gran bel pacco (vero ciccia)? Ecco quindi che invece di una allegra cena milanese io e Stefi abbiamo ripiegato sull’Autogrill di Novara. Adesso sono al secondo bicchiere di Brioschi…
TROY, TROPPO GLAMOUR E POCA BARBARIE
Troy, devo dire, pensavo peggio… Cioè, è difficile fare un brutto film se prendi a "ispirazione" l’Iliade. Morte, distruzione, sangue, amore, tragedia, indecisione se amare l’uomo che ha ucciso tuo cugino o odiarlo, mazzate e sottili giochi di politica. Certo, come era prevedibile ci hanno sminuzzato i maroni con il digitale (e figurati se la flotta greca non doveva essere fatta al computer) e con i ralenti così significativi sui primi piani di Ettore, Achille, Briseide e Priamo. Però in fondo si fa vedere, anche se rispetto a tantissimi altri film basati sulle grandi battaglie campali ha un enorme difetto: gli scontri non coinvolgono. Se distogliamo lo sguardo da questo macroscopico problema (greci e troiani si combattono per tre quarti di film), possiamo dire che Troy funziona meglio sugli scontri corpo a corpo. La tensione sale solo quando abbiamo Paride vs. Menelao, Ettore vs. Patroclo, Achille vs. Ettore (ahhh, l’ira funesta di Brad Pitt) e Paride vs. Achille (ma Briseide non moriva autoinfilzandosi? Mah, dovrei ripassare pure io). Dèi non se ne vede. ma se fai la scelta di un film più "terra terra" allora ci dovresti mettere più sangue. Ecco, c’è poco furore, poco sangue e poca barbarie in Troy. Pessima idea il patinato in abbinamento con l’epica classica. Va detto comunque che il combattimento tra i due campioni Brad Pitt e Eric Bana (di certo l’unico oltre a Peter O’ Toole che salva la recitazione del film) è fighissimo, e vale da solo il prezzo di un noleggio.
