IO… VOGLIO SOLO… DORMIIIIIIIIRE!

La scuola guida al mattino del sabato? Ma sono fuori di testa? Io devo dormire!!! Eppure è così. Sono un principiante, e su strada mi fanno andare solo la mattina del sabato. Col mio bel foglio rosa vado all’ACI e mi chiedo che senso ha aver scelto di prendere la patente A2 in un posto attaccato alla Camera di commercio se poi non mi fanno fare le guide in pausa pranzo. Adocchio subito la moto che usano per le guide. Tamarrissima. Però comoda e facile da tenere. Andrea, l’istruttore, sembra simpatico. Io sembro più che altro un ippopotamo in equilibrio su una piramide di bicchieri di cristallo. Fortunatamente la prima guida è nel cortile e nel garage dell’ACI (come nei videogame tipo Driver): prima devo imparare ad impennare, sgommare e fare i testacoda al chiuso, poi posso uscire. A parte le cazzate, la lezione di stamattina è andata così: 30 minuti di "trova la folle, accendi, tieni la frizione, metti la prima, dai gas, lascia pianino la frizione, fai due metri, frena, tieni la frizione, metti in folle e ricomincia daccapo" e altri 30 minuti di "mentre sei in prima lascia la manopola del gas, tieni la frizione, metti la seconda, lascia piano la frizione e accellera, poi fai due metri frena, tieni la frizione, metti in folle e ricomincia daccapo". Me la sono cercata, me la sono voluta. Potevo prendere la patente per moto senza marce, avrei potuto dare l’esame senza nemmeno una lezione di guida. Ma pareva male. Almeno così posso guidare un po’ di tutto. Perché non si sa mai, nella vita.

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MASTERS OF HORROR, IL GORE CONTINUA!

Tornano alla carica i Masters of Horror! Meno code, più relax. Stanotte era la notte di Hooper, Landis, Coscarelli. Diciamo che il festival diventa l’occasione pressoché unica di vedere il maestro Tobe Hooper all’opera. L’anno scorso fu la volta del pesissimo The Toolbox Murders. Quest’anno il mai dimenticato autore di Non aprite quella porta e Poltergeist conferma la sua svolta sempre più dark e malata, con "Dance of the Dead", un mini-capolavoro basato su uno dei migliori racconti di Matheson, musicato da Billy Corgan e interpretato tra gli altri da un deviatissimo Robert Englund. Che dire.  Dopo la terza guerra mondiale i morti possono essere fatti rivivere tramite iniezioni di plasma e vengono usati come attrazioni nei locali: stimolati con scosse di corrente danzano scomposti su note grind metal in scenari degni di un clip di Marilyn Manson. Hooper risulta il più sperimentale del gruppo, con riprese, fotografia e montaggio volti a creare disorientamento ed ansia nello spettatore. John Landis si becca anche lui i suoi bravi applausi con "Deer Woman", una storia sulla falsariga del suo celebre Lupo Mannaro… che viene anche citato nel film! La donna cervo è una predatrice che uccide i suoi amanti… calpestandoli a morte! Paura e delirio, ma soprattutto grandi risate, come è tipico del grande John. Non si prende troppo sul serio, non ci è abituato. Ma alcune inquadrature rendono comunque il brivido delle leggende native americane (vedi anche Wendigo di Fessenden, visto un paio d’anni fa sempre al TFF). Don Coscarelli stupisce con l’adattamento di una delle migliori storie brevi di Joe R. Lansdale (anzi, secondo me la migliore in assoluto): "Incident on and off a mountain road". Una donna separata dal marito fanatico di armi e corsi di sopravvivenza incappa nel maniaco dei boschi (la figura dell’uomo nero qui è tratteggiata magistralmente: Coscarelli ed Argento propongono i due "mostri" migliori della serie). Ma la ragazza è determinata, e la classica situazione horror con la damigella in pericolo si ribalta ai danni del maniaco e, perché no, anche dell’ex marito… Stupri, crocifissioni e trapanamento di globi oculari fanno il resto. D’altronde Lansdale è così, prendere o lasciare, e Coscarelli ribalta la prospettiva che lo vede come il solito cazzone pop che dirige la solita serie dei Phantasm o quella nuova di zecca di Bubba Ho Tep e Bubba Nosferatu (preparatevi, sta per arrivare anche questo). Insomma grandissima soddisfazione in sala, e speriamo che escano presto i DVD – quasi tutti da collezionare!

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E’ UN MONDO DIFFICILE

Arrivi a un punto che ogni telefonata è un’angoscia. Già io sono il tipo che non fa i salti di gioia quando squilla il cellulare, a meno che non sappia che qualcuno mi deve chiamare. Se poi è inaspettato c’è subito un misto di ansia, diffidenza, rifiuto. Cosa posso fare per essere meno fragile di così? E’ un mondo difficile.

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