IL FASCINO PERVERSO DEL CONSUMISMO

Un po’ di consumismo selvaggio. Perché il Natale è anche questo. Hai l’ottimo proposito di regalare qualcosa solo ai parenti stretti (leggi genitori, moglie e affini). Devi comunque infilarti nel marasma generale. E quindi, ecco un po’ di suggerimenti / idee / moniti, basati su dove ho messo il naso io per prendere un po’ di regali, per quanto è possibile fuori dai normali circuiti. Il primo posto è il Polar Outlet – il paradiso dei freddolosi. I vecchi sono sistemati. Ci trovi di tutto per il papà, la mamma, la nonna, il nonno e – perché no – ci trovi anche qualcosa per te. Già i prezzi non sono alti, per di più ti fanno una tessera che sconta ulteriormente del 20%. Buono! Altro posto intrigante è il Balon, dove puoi trovare quelle simpatiche minchiate tipo i Super 8 porno (da regalare a chi ha il proiettore Super 8) o le bambole nude e senza un arto (da regalare agli amici serial killer) o i chilum in marmo di carrara (da regalare agli amici drogati ma fini). Per le golosità (visto che anche i chili vogliono la loro parte) suggerisco qualche bel bazar equo e solidale come Mondo Nuovo, che ne ha un po’ per tutti i gusti… Poi, beh, c’è sempre la mitica FNAC, frequentatissima in pausa pranzo e ottima per ogni sorta di gadget elettronico o per i DVD. Per quanto, la nuovissima Feltrinelli, nata da poco dalle ceneri del Ricordi Mediastore, si candida a sbaragliare ogni libreria / negozio di musica e video della città: un vero paradiso per i lettori (dove, ahimè, lasciare una scia di euro dietro di sé). La cosa si esaurisce qui, salvo improvvise impennate della Stefi all’Ikea (è tornata con un borsone mentre scrivo). La Svezia purtroppo ha un fascino perverso su di lei. Come le renne.

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IL PERIZOMA DI RUDOLPH

Cosa deve pensare un uomo quando la sua donna gli regala un perizoma? Domanda inquietante, che assume risvolti paradossali se il perizoma in questione si riduce ad un astuccio penieno per di più a forma di renna natalizia con le corna morbidose e gli occhi di plastica semoventi. Un oggetto del genere può soltanto uscire dalla fantasia deviata di Stefi. Quello che mi stupisce è che ci siano dei negozi che li vendono. Ora, io tento di immaginarmi la scena. Il gruppo di amiche che entra nel sexy shop in preda a malcelate crisi di risolini alla vista dei vibratori di varie misure, considera per qualche minuto i completini da infermiera porca e da suora sadomaso (che a dire il vero mi sarebbero piaciuti molto di più – per Stefi, ovviamente, non per me) e decide di portare un souvenir al proprio uomo dal luogo del peccato. E quindi? Cosa c’è dietro questo gesto? La voglia di vestire il proprio uomo-oggetto sessuale con qualcosa di diverso per variare un po’ nell’intimità o l’intenzione inconscia di ridicolizzare il proprio partner causandogli dei seri problemi nella vita di coppia? Voglio dire, avrei capito un perizoma tigrato (zebrato mai!), un perizoma di pelle nera con borchia (per quanto un po’ troppo "Blue Oyster"), un perizoma da giocatore di rugby (non so nemmeno se si chiamano perizoma, e comunque meglio di no perché non ho il fisico). Se proprio volevamo essere natalizi, avrei capito un perizoma di similpelle rossa con bordino di pelo bianco, un po’ alla Full Monty. Invece no. A me tocca Rudolph, la renna dal naso rosso. E come massima umiliazione, il muso della renna è persino più lungo di quello che dovrebbe contenere. E io mi chiedo perché… perché tanto odio?

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