LA FIGURA DEL COGLIONE

Come fare la figura del coglione con amici e conoscenti: è molto semplice… Io in questo sono un vero maestro. Prendete un cellulare nuovo per il nuovo anno (se fate come me aspettate che il vecchio cada letteralmente a pezzi, cosa che ormai, con i cellulari odierni, succede nel giro di 2 anni). Evitate come la peste i giri di "portabilità del numero" (è un concetto astratto che nel mondo reale tende a non funzionare). Cambiate perciò numero di telefono. A questo punto, contattate dal cellulare nuovo un buon numero (almeno 30) delle persone che avete in rubrica e scrivete un SMS del tipo "Ciao e buon anno, questo è il mio nuovo numero… Memorizzalo! Ci sentiamo". Ne conseguirà che nel giro di 10 minuti avrete altrettanti SMS in entrata tutti del tono "Ciao e buon anno anche a te, io ti memorizzerei anche, ma CHI SEI?"… A questo punto vi toccherà esaurire il vostro credito rispondendo a tutti i 30 messaggi con lo stesso SMS: "Scusa, avevo dimenticato di firmarmi, sono Pietro". Ma non è finita qua. Nei 10 minuti successivi, almeno il 40% dei destinatari del messaggio vi risponderà "Sì, ma Pietro CHI?"… Ed ecco spiegato come perdere quel poco di credibilità che si ha almeno con gli amici e come perdere un’intera mattinata a digitare come un demente sui tastini del Nokia nuovo… Un ottimo esercizio per il pollice destro!

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OSCURI PROPOSITI PER IL 2006

Come ogni ultimo dell’anno, non fanno che venirmi in mente oscuri propositi, che poi all’80% sono gli stessi dell’anno precedente che nel frattempo non ho saputo mantenere… Ad ogni modo non ho alcuna voglia di confrontare i vecchi propositi con i nuovi: è troppo deprimente. E perciò, ecco i propositi 2006 e buon anno a tutti i lettori occasionali ed abituali!!!
1. non pensare troppo, piuttosto "sentire"
2. lasciare che ciò che è dentro esca e che ciò che è fuori entri (la corazza osmotica)
3. cercare di imparare vivendo
4. lavorare meno e fare di più ciò che mi va
5. fare almeno un’esposizione fotografica
6. finire "Souvenir" e passare ad altri progetti filmici
7. fare un viaggio in un posto lontano e almeno altri due in posti più vicini
8. dimagrire senza pensare di perdere per forza 20 kg
9. comprare i mobili che mancano invece di rimandare sempre
10. prendere la patente A senza farsi segare all’esame
11. prendere un Beverly 500
12. guardare i DVD che continuo ad accumulare sul tavolino
13. scrivere qualcosa di organico tipo un romanzo noir, o un fantasy. O un romanzo rosa, che va tanto…
14. andare a letto un po’ prima la sera
15. fare yoga o almeno provarci. Oppure smettere di pensare che potrei farlo.
16. conoscere due o tre persone nuove, magari straniere
17. danzare creando improbabili coreografie
18. mantenere quella patina di credibilità che ancora mi rimane
19. fare sesso in un luogo bizzarro
20. eventualmente figliare (ma questo è un proposito per cui bisognerebbe essere in due, quindi è più "delicato")

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APERITIVO BLOGSTAR

Un incontro aperitivo con alcune blogstar torinesi è quanto di più istruttivo per cominciare la serata. Siccome si gela tutti propendono per cose calde, cioccolatose e/o caffettose, e si scatena la logorrea (non esistono blogger taciturni, o almeno io non li conosco). In effetti, ad ognuno il suo stile. Mentre Suz e Axell si esibiscono in veri e propri post vocali sui loro migliori e peggiori matrimoni (tema lanciato dal matrimonio kitsch a Gallipoli del Sola) o sui loro migliori e peggiori capodanni (tema lanciato dal fatto che si avvicina inesorabilmente il 2006), io approfondisco le mie quotidiane sfighe casalinge e lavorative e Costanza con occhi di ghiaccio annota i picchi di stile di ognuno di noi, soffermandosi in particolare sul significato di espressioni interessanti come "trombicchiare" (un meraviglioso neologismo di Suz che può voler dire alternativamente "trombare con svogliatezza" o "trombare part-time con una che intanto lo fa con altri dieci"). A casa mi attendono moglie e cognato, determinati a guardare per l’ennesima volta Frankenstein Junior ma stavolta recitando le battute in contemporanea al film (stile Rocky Horror). Ovviamente, poco dopo la mitica scena di "AB qualcosa? AB che cosa?" – "AB Norme… sono quasi certo che fosse quello il nome" sono stato investito da una colonna sonora quadrifonica di grugniti, gorgoglii e russamenti di vario genere, che copriva completamente il sonoro del film. Quand’è così, non resta che chiudere i due fratelli nella stessa stanza, in modo che si rintronino a vicenda, e rifugiarsi a letto a leggere Gea. Verso mezzanotte, impietosito, recupero la moglie che barcollando si accascia sul suo lato del letto e mormora "buonahhhhhhhhhhhhhh…" (che sta per buonanotte, ovviamente). Tento di abbracciarla per manifestarle il mio immutabile amore per lei, ma come sempre succede, le procuro un forte dolore fisico da qualche parte (in questo caso al piede, anche se non mi sembrava di averlo sfiorato). Quasi del tutto sveglia, Stefi ringhia un "Vaffanculooohhhh" e si gira dall’altra parte. E io prendo il treno ad alta velocità per il mondo dei sogni.

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