Un caro saluto a tutti i lettori. Domattina si parte e quando si torna (e se si torna) non si sa. L’agitazione regna sovrana in CasaIzzo, tra bagagli esplosi, bagagli già sigillati, liquidi e creme da non portare in volo, presagi terroristici, ansia d’abbandono di Maya, sensazione netta che tutti i problemi che lasci in Italia li troverai raddoppiati al ritorno, insomma… pessimismo e fastidio. Ma non vi preoccupate, questa per noi è la regola il giorno prima di partire. Poi, come dice il maestro, una volta che le ruote del carrello si sono staccate da terra, tutto passa. Tra l’altro, a Cuba piove. Buona fine estate e ci risentiamo al ritorno…
SONO UN ORSETTO SCUCITO
Nel sogno sono in mutande. Osservo la mia pancia e comincio a togliermi la lanugine dall’ombelico. La lanugine è blu, soffice e leggera. Vola dispersa nell’aria. Ne tolgo ancora. E ancora. Sembra che per quanto ne tolga, se ne riformi altrettanta. La pancia diminuisce. Un batuffolo di lanugine più grosso degli altri mi apre l’ombelico e forma uno squarcio pulito e indolore nell’addome. Dentro sono tutto fatto di lanugine blu. Sono un orsetto scucito.
LIBERIAMOCI DALL’ALIENAZIONE
Ho perso la costanza nello scrivere. Faccio fatica a concentrarmi sugli articoli più semplici, figurarsi scrivere un manuale nuovo (come dice Léaud) o focalizzare la mente sul mitico romanzo nel cassetto (ebbene sì, c’è anche quello, cosa credevate, mica poteva mancare)! Se poi ci si mette anche la sfiga a farmi perdere post kilometrici e confusionari e farmeli riscrivere daccapo… Ho bisogno di staccare, di viaggiare, di vedere cose nuove. Un risciacquo della mente in acqua fresca. Per ora è Ferragosto, qui è un deserto prevedibile, e fa pure relativamente freddo. Vedo Munich, il film di Spielberg sui fatti di Settembre Nero (cinematograficamente perfetto) e passo tre ore a spulciare Wikipedia sulle origini del conflitto arabo-israeliano. Vuol dire che il film è servito a qualcosa, no? Poi vedo Habana Blues – una sorta di mix tra The Commitments e Buena Vista Social Club. Mi fa ancora più venire la voglia di partire (a proposito, visto che Castro è vivo e Chavez se lo coccola?)… Intanto ho trovato un nuovo oggetto del desiderio totale e globale. Un po’ caro, ma se mi ci metto forse riesco a risparmiare. Solo vederlo mi fa tremare tutto ‘u pizzu d’a suttanedda!… Villa della Regina ha riaperto, e il panorama è inedito sia guardando la collina che guardando la città. Un meraviglioso restauro. Tutte impressioni confuse che non fanno che affollarsi dietro gli occhi e depositarsi come riccioli di polvere negli angoli della mente. Devo liberarmi dall’alienazione. Del resto faccio parte a pieno titolo della Generazione 1000 Euro, e l’arte di arrangiarmi ce l’ho un po’ nel sangue… Buon Ferragosto!
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