SERIALITA’ INDISPENSABILE

Non voglio arrivare agli estremi di Suz, che dice che non va al cinema perché il cinema non ha più nulla di creativo da offrire. Sicuramente è però vero che molte serie TV offrono il meglio (narratologicamente parlando) della fiction audiovisiva odierna. Al cinema ormai si va per vedere esperimenti autoriali (Lynch, Almodovar, Von Trier), storie alla periferia dell’impero (cinesi, iraniane, coreane ma anche soltanto francesi), o quei fantasy-comic-action che solo le grandi major hanno i soldi per fare e sfruttano fino all’osso riproponendo una serialità che fino a un decennio fa era quasi totale appannaggio del mezzo televisivo (o del cinema horror, ma questa è un’altra storia). Tutto il resto, ma spesso anche quanto citato, lo si può anche noleggiare in DVD. E quando le novità in DVD scarseggiano, arriva il momento delle serie TV. Orfani (ma ancora per poco) della terza serie di Lost, qui da noi stiamo portandoci in pari con la seconda serie di Desperate Housewives, scaricata da più di un anno e mai guardata prima. A un certo punto scatta l’orgoglio nerd: se lo stanno dando su Rai Due vuol dire che sono veramente indietro! E allora vai di cinque puntate a botta per raggiungere la programmazione televisiva (che tanto non seguirò mai perché dalla prima stagione sono troppo abituato ad ascoltare le voci originali delle disperate). C’è la commedia sofisticata, la slapstick, il thriller, il mèlo… In qualche caso si scade nella soap, ma che importa! Non si è mai visto un tale mash-up di generi funzionare in modo quasi perfetto. Anche se la seconda serie sembra essere un po’ al di sotto della prima. Anche se tra un paio di settimane ricomincia Lost. Anche se c’è Prison Break che incombe sull’hard disk, e Scrubs da vedere e rivedere in TV e sul PC. D’altra parte tutto ciò potrebbe mettere in secondo piano il cinema… Beh, sì, il rischio c’è. Ma basta l’uscita di The Science of Sleep di Gondry e qualsiasi serie TV viene spazzata via dal genio puro. E gli occhi volano alti.

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ABBASSO LE FERIE DI STEFI

Abbasso le ferie dei compagni / conviventi / coniugi. Soprattutto, abbasso le ferie di Stefi. Io quando Stefi è in ferie (e io no, ovviamente), la detesto. Già di norma sono uno che (pur tentando disperatamente di tendere all’ideale dell’orsachiotto zen) ha il carattere di Paperino. Quando lei è in ferie e io no, divento intrattabile. Lei lo sa, sogghigna e fa di tutto per infastidirmi sempre di più. Tanto per dirne una, mi è impossibile alzarmi dal letto per andare a lavorare se lei è lì accanto che riposa beatamente. In più, per aumentare al massimo il livello di fastidio, quando suona la mia sveglia lei è già vigile da un pezzo che gioca a letto con i giochini del cellulare. In spregio a me, per dimostrarmi che anche se non deve andare a lavorare lei comunque è già sveglia prima di me. Poi mi rincorre per tutta la casa mentre io mi aggiro come uno zombie tra il cesso e la camera raccontandomi tutto quello che farà mentre io sono al lavoro (sostanzialmente shopping e thé con le amiche). Lo fa per infastidirmi, è chiaro. Io peraltro non riesco a reagire se non emettendo suoni tipo "mmmmggghrfkspftz".  Poi voglio dire, sei a casa tutto il giorno? Ma stira, figlia mia… Ritira i panni stesi, dai una parvenza di ordine alla casa! Assolutamente no. Quando Stefi è in ferie è veramente in ferie. Sicché oltre al lavoro devo provvedere anche alla casa. Dovrebbero fare una legge che vieti ai coniugi di prendere ferie se non le prende anche il consorte. O che obblighi le donne che prendono ferie e stanno a casa propria a rassettare un po’ in modo che quando il loro signor marito torna dopo una stancante giornata di lavoro possa almeno pensare "D’accordo, io ho avuto una giornata di merda ma almeno anche lei non si è poi divertita troppo"…!

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QUASI COME PERSONE NORMALI

Ora che venire a Ivrea non è più soltanto un fatto di burocrazia, in un certo senso posso godermi maggiormente la compagnia di mia madre. D’accordo, lei è una persona faticosa. Ma se hai preso un giorno di ferie e le commissioni nei vari uffici non sono state tanto pesanti – se non sei stanco come un mulo, insomma, ci si può stare dentro in modo anche piacevole. La cinefilia, per dirne una, l’ho presa da lei. Lei (che se lo può permettere, non facendo una mazza tutto il giorno) è una delle più assidue spettatrici di Sky. Oggi siamo andati al cimitero (profumo di pini, nuvole arancioni fiammeggianti e clima primaverile), dalla pettinatrice, al supermercato, al ristorante cinese. Come due persone normali. Poi abbiamo noleggiato Volver e abbiamo visto gente che va al cimitero, dalla pettinatrice, al supermercato e al ristorante. Insomma, tutto normale (per la cronaca, sia io che mia madre troviamo Almodovar geniale). Ma ad un certo punto la follia di casa Izzo deve pur manifestarsi in qualche modo. Basta spegnere il DVD e tornare sui canali nazionali premendo il tasto 1 del telecomando. Può succedere di premerlo troppo insistentemente e di finire sul canale 11, che sul televisore di mia madre corrisponde ad una rete privata piemontese, che dopo mezzanotte trasmette solo pubblicità di film hardcore, lubrificanti vaginali, vibratori clitoridei e dilatatori anali. La qual cosa offre immediatamente il fianco alla genitrice per intortarmi inseguendomi per tutta la casa con i suoi problemi di lubrificazione, di vescica, di sfintere e tutto quanto può mettere maggiormente in imbarazzo un qualsiasi figlio. Non vorrei dover passare i prossimi anni a gridare "LALALALALALALA NON TI SENTO" mentre mi picchio con le mani sulle orecchie…

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