COSE CHE CAPITANO SOLTANTO QUANDO DEVI PARTIRE PER NEW YORK

Eccole qua, c’è mica problema:

  1. Il bancomat che smette di funzionare e tu ti devi sbattere per fare un nuovo contratto
  2. La macchina fotografica che emette una luce verdastra e non riconosce nessun tipo di memory card
  3. Il conto che tende pericolosamente al rosso, in concomitanza con una serie di tasse da pagare
  4. Il rene destro che improvvisamente si risveglia, meditando sulle delizie del Beth Israel Medical Center
  5. Il lavoro che impazza impedendoti di pensare ai cazzi tuoi e al sightseeing che farai una volta a NYC

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PARTECIPEROOO’… MI AUTOINVITEROOO’… MALEDETTO BARCAMP DI TORINOOO!

Niente, ieri sera c’era la consueta cena tra i blogger torinesi, che si assesta sempre intorno alle 20 presenze e questo già ti fa passar la voglia di linkare tutti… Comunque c’erano vecchie e nuove conoscenze, si è parlato di Tossic Park, di Lady Mastella, di spirito eporediese, di colpi di stato, di tecnologia e cazzate, al solito (almeno dalla mia parte del tavolo, ché il brutto di ste cene è che non riesci mai a interagire con tutti, la prossima volta tutti in un locale easy tipo il Pueblo e ci portiamo l’insalata di riso da casa). Ho avuto il piacere di conoscere Raffaele Bianco, un altro giovane che lavora in politica (che di questi tempi mi sembra quasi un ossimoro) e insomma a pelle mi è piaciuto subito. Poi di nuovi c’erano anche Virus1973 e Akash, a lungo contatto di Flickr, ieri visto anche dal vivo. Bon, fa sempre piacere. Poi ovviamente si è parlato del Barcamp Torino + Webdays al Circolo dei lettori il 22 e 23 febbraio. Al di là delle conferenze (che devo confessare sono a volte un po’ ripetitive, di anno in anno) è ovviamente un occasione per incontrarsi – o reincontrarsi – dal vivo. Specialmente con chi non vivendo a Torino è più difficile da beccare, come Mafe & Vanz, Kurai, Etere & Mescaline, Eiochemipensavo e Sonounprecario (tanto per dire qualche nome di quelli che seguo). E allora niente, partecipate numerosi, che si chiacchera si beve si canta e si balla e soprattutto è gratis (ops… ho snaturato la natura del Barcamp)…?

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A VOI ROMANI…

No, tranquilli, non volevo dirvi che siete una "brutta banda di ruffiani e di intriganti cammuffati bene o male da intellettuali e santi". Volevo anzi complimentarmi. Son giorni un po’ turbinosi per me, tra lavoro, robe personali, casini vari. E’ un po’ che non mi esprimo sul web, anche perché il tempo che di solito dedicavo al blogging è assorbito dalle prove che sto facendo di là per aggregare in un sol colpo un po’ di robe sparse. Perciò vedo intorno a me frammenti di vita, spesso decontestualizzati. Vedo il mondo tramite Blob. E proprio su Blob l’altro giorno, ho visto una scena che mi ha riempito di orgoglio. Orgoglio per voi romani. Sì, lo so che tra voi c’è anche una larga maggiornaza di fascisti idioti e puzzoni pronti a far festa con le bandiere e le spranghe al primo accenno di rinnovato culto della personalità. Ma quello che ho visto è stato, per una volta, diverso. Un politico che usciva da un bar, circondato da microfoni che raccoglievano dichiarazioni vuote e scollate dal contesto come "noi abbiamo a cuore le sorti dell’Italia". Il politico, in tempo zero, viene circondato da una piccola folla di uomini e donne normali, casalinghe, impiegati, pensionati. La piccola folla dice, prima piano poi sempre più ad alto volume "Vergogna! Vergognatevi! Non sapete nulla dell’Italia, siete completamente scollati dai vostri elettori! Siete dei buffoni!" e altre critiche costruttive del genere. Intendiamoci: non sembrava una folla forcaiola. Incazzata, sì, ma non forcaiola. Il politico di turno tenta di rispondere con la modalità porta a porta (faccia da culo e "voi non sapete quello che dite"), ma viene messo a tacere dalle voci della gente. Per una volta non voci tese a sopraffare, ma voci tese ad affermare. Non so, sarà stata una goccia nell’oceano, ma se voi romani, che ne avete la facoltà, poteste appostarvi all’uscita del Palazzo per criticare in modo civile (cioè senza bandiere, spranghe, sputi, insulti, salumi, vibratori, e tutto l’armamentario del perfetto parlamentare italiano) tutti i politici che escono, avreste senza dubbio il mio supporto morale. Mio, e di tutta la società civile… siamo pochi, ma ci siamo sempre!

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