120 KM LONTANO DA DIO

Ieri Torino-Ivrea-Torino in due ore, con corsa al cimitero (della festa del papà mi ricordo anche io) e contestuale record di volo del Nokia (30 mt in rimbalzo libero con solo due ammaccature). Oggi Torino-Ivrea-Torino in un’ora e mezza, con traffico a favore. Un record personale. Quando dico che devo tenere la media dei 150 altrimenti non arrivo in tempo per depositare la mamma alla messa di Pasqua, e se lei arriva in ritardo non può avere il suo posto in prima fila e se non ha il posto in prima fila si sente lontana da Dio, mi sento tanto Isaac Davis (il personaggio di Woody Allen in Manhattan).

Mia madre è brava e buona e tutto, ma ha il difetto di tutte le persone anziane: ha sempre la stessa rosa di discorsi. Una serie di chiodi fissi favoriti dal suo tipico carattere ossessivo. Gli argomenti della mamma (sui quali fortunatamente siamo tutti in grado di ridere oltre che di stressarci) sono, in ordine di frequenza e importanza:

  1. Il peccato, la colpa, la dannazione eterna e le loro implicazioni teologiche
  2. I problemi legati all’evacuazione e alla zona anale in genere
  3. La smemoratezza per gli eventi di pochi minuti fa
  4. Il disappunto nei confronti di tutti i palinsesti televisivi (etere e satellite)
  5. Il dosaggio e le indicazioni terapeutiche di tutti i medicinali che prende
  6. L’Euro questo sconosciuto (si stava meglio quando c’era la lira)
  7. Le macchie della pelle e la pelle brutta in generale
  8. Il malfunzionamento di telefoni e sveglie in suo possesso
  9. Le bonarie critiche nei riguardi della ragazza che pulisce la casa
  10. I “negretti” che la guardano con gli occhioni imploranti dalle buste delle Onlus

Probabilmente dimentico qualcosa, ma in generale la mamma è una persona che starebbe come un pascià se avesse in casa fissi un prete (di un certo livello culturale) e una schiera di specialisti (almeno un oculista, un neurologo, un proctologo, un ginecologo, un fisiatra, un ortopedico, un gastroenterologo e un dermatologo)  a sua completa disposizione.

Invece purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista) la mamma sta da sola nella sua reggia eporediese, e quando non ci vediamo ci sentiamo al telefono quasi una volta al giorno. E per una mezz’ora io divento Pietro teologo, Pietro proctologo, Pietro farmacista, Pietro critico televisivo, Pietro personal trainer, Pietro economista, Pietro tecnico della Scuola Radio Elettra.

Immaginatevi la serie di pupazzetti: sarebbe fico, no?

6 risposte a “120 KM LONTANO DA DIO”

  1. Credo che tua madre sia in “old-people-mode”, anche mio nonno ha formattato il cervello e dice/pensa/fa esattamente le stesse cose: tranne per il prete.

    Lui i preti (parole sue) “non li può nè vedere nè sentire” 😀

  2. carissimi!
    Grazie per il vostro pessimo gusto in fatto di bambolotti! 😀
    Per quanto riguarda lost 4×08… paura… grandissima paura!
    Soprattutto xché dovremo aspettare 30 giorni per la prossima puntata (e la quarta serie è stata confermata di 14 puntate)

  3. Io compro Pietro economista… ma non accetto consigli su come gestire l’esiguo budget mensile… ci tengo a non finire sotto un ponte! 😉
    @marco Io li vedrei più come Action Figure (stile Lost)…

    A proposito di Lost.. vogliamo parlare dell’8°??? Maaaaaaammmmmaaaaaa… E ritorniamo alla mamma… che in fondo è sempre la mammmmaaaaaaaaaa!!! 😉

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